Dopo sei anni di carcere, Alaa Abd el-Fattah è finalmente libero. L’attivista egiziano-britannico pro-democrazia, tra i volti più noti della Primavera araba del 2011, ha ricevuto la grazia dal presidente Abdel-Fattah al-Sisi ed è stato scarcerato nella notte di lunedì. «Una giornata eccezionalmente bella. Alaa è libero», ha scritto la sorella Mona Seif sul social X, condividendo una foto del fratello sorridente accanto alla madre Laila Soueif e alla sorella Sanaa Seif. Quest’ultima ha aggiunto su Facebook che Abd el-Fattah è rientrato a casa dopo essere stato atteso a lungo davanti alla prigione di Wadi Natron, alla periferia del Cairo. La grazia ha riguardato anche altri cinque detenuti, su richiesta del Consiglio nazionale per i diritti umani che aveva sollecitato il presidente a considerare i casi per motivi umanitari.

Chi è Alaa Abd el-Fattah

Blogger e intellettuale, Abd el-Fattah è diventato uno dei simboli della Primavera araba e delle battaglie per i diritti civili in Egitto. Partecipò alle proteste che portarono alla caduta del regime di Hosni Mubarak nel 2011 e si oppose alle violazioni dei diritti umani e ai processi militari contro i civili. Arrestato più volte, nel 2014 fu condannato per aver partecipato a una protesta non autorizzata e per presunta aggressione a un poliziotto. Liberato nel 2019, venne di nuovo incarcerato pochi mesi dopo durante un giro di vite seguito a manifestazioni antigovernative. Dopo oltre due anni di detenzione preventiva, un tribunale speciale lo condannò a cinque anni per diffusione di notizie false. La sua liberazione era attesa nel 2024, ma le autorità avevano deciso di prolungare la detenzione fino al 2027.

Alaa proviene da una famiglia con una lunga tradizione di impegno politico e civile. Il padre, scomparso, è stato uno dei più noti avvocati per i diritti umani in Egitto. Le sorelle, cittadine britanniche, sono attiviste politiche, mentre la zia Ahdaf Soueif è una scrittrice di fama internazionale.