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Anche la Germania di Angela Merkel sta valutando di introdurre restrizioni per l’accesso dei non vaccinati in alcuni luoghi della vita sociale, sul modello di Francia e Italia. L’avvertimento arriva dal capo di gabinetto della Cancelliera, Helge Braun, che in un’intervista alla Bild am Sonntag fa sapere che se il paese verrà colpito da una nuova, forte, ondata di contagi, chi non è stato immunizzato potrà vedersi bloccare l’accesso a bar e altri luoghi di ritrovo. «Se arriveremo ad un alto tasso di infezioni malgrado i test, i non vaccinati dovranno ridurre i loro contatti», ha affermato. «Questo può significare che alcuni spazi, dai ristoranti ai cinema agli stadi potranno non essere più accessibili ai non vaccinati anche se si saranno sottoposti a test perché il rischio per gli altri è troppo alto». Le persone vaccinate, ha proseguito il capo di gabinetto della Merkel, «avranno sicuramente più libertà delle persone non vaccinate» perché il governo ha «la responsabilità di proteggere la salute dei suoi cittadini». Allo stesso modo Braun ha assicurato che se i vaccini attualmente in uso continueranno a rivelarsi efficaci contro la variante Delta non sarà necessario un nuovo lockdown. A tutti i residenti in Germania l’invito è dunque a vaccinarsi, perché l’immunizzazione è efficace al 90% contro le forme gravi della malattia «e i vaccinati avranno senz’altro maggiori libertà dei non vaccinati». L'annuncio arriva mentre in Italia e Francia esplodono le prime proteste contro il green pass, con le migliaia di persone scese in piazza in circa 80 città italiane per manifestare contro quella che definiscono «dittatura sanitaria». Ma a preoccupare la Cancelliera, evidentemente, sono gli oltre duemila i nuovi casi di coronavirus registrati in Germania nelle ultime 24 ore, il dato più alto dall’11 giugno. L’ultimo bollettino parla di 2.089 contagi e 34 morti, aggiornando il totale a 3.752.592 casi e 91.492 decessi per complicanze.