Il giudice di New York che dalla prossima settimana presiederà il processo contro Donald Trump per aggressione sessuale e diffamazione, non presenterà alla giuria nessuna giustificazione per l'ex presidente se questi sceglierà di disertare l'aula.

Il giudice Lewis Kaplan non ha accolto infatti le motivazioni presentate dagli avvocati di Trump, secondo le quali l'ex presidente vuole evitare di creare «un incubo logistico alla città di New York» con il suo spostamento in tribunale, con blocchi del traffico e massiccia sicurezza come è avvenuto quando nelle scorse settimane si è presentato nell'ufficio del procuratore per essere incriminato.

«La decisione se essere presente o testimoniare può prenderla solo lui, la Corte non deve giustificare nulla», ha scritto il giudice Kaplan dicendosi «assolutamente certo» che le autorità e le forze dell'ordine cittadine possono essere in grado di garantire la sicurezza di Trump e dei newyorkesi se questi decidesse di presentarsi in aula.

«La Corte fa notare che il sito della campagna di Trump ha annunciato all'inizio della settimana che lui terrà un comizio in New Hamsphire il 27 aprile, terzo giorno di udienze di questo processo - aggiunge il giudice - se il secret service può proteggerlo in quel comizio, sicuramente il secret service, il Marshals Service e la città di New York possono garantire la sua sicurezza in un tribunale federale».