La variante Delta, individuata per la prima volta in India, continua la sua corsa nel mondo e costringe molti angoli del pianeta a ripiombare nei lockdown, facendo segnare nuovi preoccupanti bilanci di morti e contagi. Come nel caso della Russia dove Mosca registra il maggior numero di decessi dall'inizio della pandemia. E con una contagiosità doppia, secondo gli esperti, rispetto al tradizionale Covid-19, la variante sta innescando pericolosissimi focolai. Ultimo, in ordine di tempo, quello scoppiato a Maiorca dove oltre 700 studenti sono rimasti contagiati durante una gita e 3 mila sono stati costretti alla quarantena. Ma da oggi l'Italia è tutta in zona bianca e all'aperto non è più obbligatorio portare la mascherina. Dopo mesi di limitazioni, questo lunedì segna una svolta sulla strada del ritorno alla normalità, ma resta l'invito alla cautela, soprattutto perché la variante Delta del coronavirus continua a preoccupare. Le mascherine restano obbligatorie al chiuso e, in ogni caso, vanno sempre portate con sé e sono da utilizzare anche all'aperto in caso di assembramenti. Il commissario straordinario generale Figliuolo ha confermato l'impegno per la campagna vaccinale e ha parlato di una "immunità di comunità" da raggiungere a inizio autunno. Gli italiani, quindi, si preparano a vivere un'estate in maggiore libertà, ma restano le preoccupazioni per i focolai che si stanno ancora verificando in zone di vacanza, come è accaduto a Maiorca. L'immunologo: stiamo addomesticando il virus "Una sola dose di vaccino protegge al 70% dalla variante Alfa mentre contro la Delta funziona al 20- 30%. Con due dosi si è protetti al 85-90% dalla Delta e oltre il 95 dall'Alfa". Lo ha detto in un'intervista al Corriere delle Sera, l'immunologo e membro del CTS Sergio Abrignani, che ha aggiunto, a proposito del virus: "Lo stiamo addomesticando, ho l'impressione che si stia adattando a convivere con noi. Sembra più simile ai virus dell'influenza che non al virus pandemico conosciuto all'inizio del 2020". "La buona notizia - ha aggiunto lo scienziato - è che i vaccini funzionano contro la variante Delta. Oltre che gli studi sperimentali lo confermano i dati della Gran Bretagna. Da poche centinaia di nuove infezioni in media al giorno, sono diventati 18mila. Eppure le vittime sono 'soltanto' 20, e dico soltanto con grande rispetto per loro. Pochi anche i ricoverati in terapia intensiva, proprio perché gran parte della popolazione è immunizzata. Se ci faremo trovare vaccinati, la variante avrà un impatto modesto sul piano dei decessi e dei casi di malattia grave. Dagli studi preliminari sembra che colpisca le vie aeree superiori dando luogo a faringiti e raffreddori mentre infetterebbe in misura minore bronchi e polmoni. Ecco perché, anche sulla base dei dati di letalità, mi sono sentito di parlare di influenza".