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L’epidemia di coronavirus che ha già mietuto oltre 35mila decessi continua a circolare in Italia, in maniera costante ormai da settimane. I dati di ieri indicano 379 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, 9 decessi e 192 guariti. Sono stati effettuati 68.444 tamponi. Il totale delle persone che sono state colpite dalla Covid-19 nel nostro Paese da inizio pandemia sale così a 247.537, mentre 12.422 sono quelle che attualmente stanno combattendo contro il virus; le persone che sono state colpite dal Sars-Cov-2 ma l’hanno sconfitto, guarendo dalla malattia, sono 199.974, in aumento dello 0,09% rispetto alle 24 ore precedenti. Una sola regione, la Valle d’Aosta, non ha riscontrato nuovi casi, mentre in Lombardia, la regione fin qui più colpita dal virus, sono stati riscontrati 77 nuovi positivi, di cui 33 a Milano. Come negli scorsi giorni, a pesare sul numero totale di nuovi positivi c’è il cluster del centro di migranti nel trevigiano, che fa salite i positivi riscontrati in Vneneto nelle ultime 24 ore a 117. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha detto che i focolai veneti sono tutti “sotto controllo”, compreso quello nel centro di accoglienza, i cui ospiti non sono collegabili ai recenti sbarchi avvenuti in Sicilia ma sono migranti già stabilmente presenti in Veneto, alcuni anche con un contratto di lavoro. “La caserma dove sono alloggiati i migranti è zona rossa e da lì nessuno può e deve uscire - ha puntualizzato Zaia - gli altri focolai sono tutti piccole situazioni di matrice domestica che stiamo gestendo”. In isolamento domiciliare ci sono attualmente 11.665 persone, in aumento di 230 unità, mentre scendono a 41 i ricoverati in terapia intensiva, dopo l’aumento dell’altro ieri. In calo anche i ricoverati con sintomi, -32 rispetto al giorno precedente, per un totale di 716 unità. Intanto, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha prolungato l’obbligo di quarantena per chi arriva da Romania e Bulgaria e, da ieri, anche dall’Ucraina. All’autostazione di Roma Tiburtina sono attive da giorni le postazioni mediche per svolgere il test sierologico, su base volontaria, alle persone che tornano da quei paesi. La Regione Lazio ha previsto altri presidi anche alla stazione Anagnina, attivi dai prossimi giorni.