A partire dal 20 ottobre e fino al 31 gennaio prossimi, singoli giudici e avvocati potranno partecipare all'udienza pubblica alla Corte Costituzionale, mediante collegamento da remoto, qualora ragioni legate all'emergenza epidemiologica da Covid-19 impediscano loro di essere presenti a Palazzo della Consulta. Lo stabilisce un decreto del presidente della Corte, Mario Rosario Morelli, emanato oggi in conformita' a quanto deliberato dal collegio. Il decreto e' stato adottato per contribuire al contrasto dell'emergenza da Covid-19, con particolare riferimento alla situazione epidemiologica della Corte, e per "assicurare la continuità nonché il tempestivo esercizio della funzione di giustizia costituzionale, nel pieno rispetto del contraddittorio", si legge in una nota della Consulta, nella quale si ricorda che "tenuto conto dell'autonomia della Corte e della specificita' dei giudizi costituzionali, il decreto si inserisce nel solco di quelli precedentemente adottati durante l'emergenza sanitaria, riproponendo alcune misure gia' sperimentate e integrandone altre per garantire, in particolare, la trattazione delle cause in udienza pubblica". Per questo, dunque, viene estesa la possibilità, finora prevista solo per la camera di consiglio, che singoli giudici o avvocati partecipino all'udienza pubblica mediante collegamento da remoto. Le richieste in tal senso dovranno pervenire alla cancelleria entro le ore 12 del giorno precedente l'udienza e dovranno essere autorizzate dal presidente della Corte.