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L'Italia migliore, quella che per giorni si è tolta giacca e cravatta e si è rimboccata le maniche per salvare il maggior numero di uomini, donne e bambini afghani, ha finito il suo lavoro e sta tornando in Italia. «È appena partito da Kabul il volo dell’Aeronautica Militare che riporterà in Italia, oltre ai civili afghani, anche il nostro console Tommaso Claudi, l’ambasciatore Pontecorvo e i Carabinieri del Tuscania che erano rimasti ancora sul posto - ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio - Sono state giornate infinite e di grande sacrificio per i nostri diplomatici e militari. Sul campo, fino all’ultimo istante utile, hanno aiutato migliaia di civili afghani, a partire da donne e bambini, a lasciare il Paese, oltre a tutti gli italiani che hanno scelto di tornare a casa». Il console Claudi è diventato celebre per una foto in cui, in piedi sopra al muro di cinta che circonda l'aeroporto di Kabul, si prodigava per portare in salvo un bambino. «Non è stato di certo l'unico», dirà poi in seguito. L'ambasciatore Nato Stefano Pontecorvo si è occupato invece di coordinare i voli in partenza dallo scalo afgano, ruolo che solo a pensarci, in questi giorni così pericolosi e frenetici, mette in brividi. «Tutti insieme hanno fatto un lavoro immenso, di cuore, e hanno dimostrato di essere una grande squadra che ha messo passione, impegno e altruismo al primo posto - ha aggiunto Di Maio - Un doveroso ringraziamento al Ministero della Difesa e alla nostra intelligence: hanno lavorato senza sosta anche per proteggere i nostri connazionali ancora a Kabul. Tutto il popolo italiano vi sarà grato per quello che avete fatto. Ogni vostro singolo sforzo ha permesso di salvare vite umane. Siamo orgogliosi di voi. Grazie di tutto, adesso vi aspettiamo in Italia».