Sassaiola contro gli studenti di nazionalità cinese dell'Accademia di Belle Arti di Frosinone. L'episodio lo riferisce il presidente del Consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini ed è emerso da una conferenza stampa della direttrice dell'Istituto Loredana Rea e del presidente della Consulta degli studenti Luca Spatola. All'origine, secondo quanto riportato, il caso di una studentessa cinese malata risultata poi negativa al test eseguito allo Spallanzani. «Io sono senza parole, spero che i responsabili siano coscienti di dover rispondere di questa vergogna. Se la disinformazione porta addirittura a gesti pericolosi come questo, dobbiamo impegnarci tutti e di più per raccontare la verità e le notizie corrette. Solidarietà alle vittime di una vera e propria aggressione», scrive su Facebook il segretario del Pd e presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. E intanto i governatori leghisti di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige hanno chiesto ai presidi delle scuole di evitare laccesso ai bambini provenienti dalla Cina. Per gli amministratori del Carroccio «non c'è nessuna volontà di contrapposizioni politiche, né tantomeno di ghettizzare». Sul fronte del contagio si è spento l'allarme su quello che inizialmente era stato visto come un nuovo caso di infezione in Italia. Si tratta di un irlandese giunto ieri nel porto di Civitavecchia, a bordo della nave da crociera Msc Grandiosa. Al turista era stata riscontrata una sindrome da vomito, solo quando era emersa una polmonite erano scattate le procedure sanitarie del caso. All'Isituto Lazzaro Spallanzani di Roma si trovano sotto osservazione 19 pazienti, tra di loro la coppia di nazionalità cinese positiva i al coronavirus, le loro condizioni sono definite stazionarie. Entrambi presentano i sintomi di una polmonite virale. Rimangono ricoverate le persone che hanno avuto contatti con i coniugi contagiati. Inoltre è stato comunicato dall'ospedale che «altri 20 pazienti sono stati dimessi dopo il risultato negativo dei test». Ieri, alle 10 di mattina, sono anche giunti in Italia i 56 connazionali rimpatriati da Wuhan. All'appello manca solo un ragazzo di 17 anni rimasto sul suolo cinese con qualche linea di febbre. Tutti saranno ospitati nella cittadella militare della Cecchignola. Le autorità hanno precisato che non si tratta di una quarantena ma di sorveglianza sanitaria e osservazionae clinica. A livello internazionale il virus continua la sua marcia, la conta delle vittime in Cina è di 362, le persone contagiate sono attualmente 17.300, 475 sono guarite e 175 quelle dimesse. Nelle Filippine invece è stato riscontrato il primo decesso al di fuori del territorio cinese, i paesi del mondo interessati dall'epidemia sono 26, dal Nord America all'Europa, Asia e Medio Oriente. La velocità del contagio è tale che è stato superato il bilancio della Sars che nel 2003 provocò 349 morti. Una situazione che richiede uno sforzo ingente, come dimostrano le autorità di Pechino che hanno già messo a disposizione 47 miliardi di yuan, pari circa a 6 miliardi di euro. Isoldi sono stati usati principalmente per la fornitura di cure mediche, per indennità temporanee al personale e allo staff che si occupa di prevenzione dell'epidemia che ha invaso la Cina.