Se Donald Trump è il primo ex presidente degli Stati Uniti a venire incriminato, il giudice Juan Manuel Merchan è il primo che si occuperà di un caso in cui l'imputato era l'inquilino della Casa Bianca. E Merchan è un giudice di origine colombiana, nato a Bogotà e arrivato in Usa con la famiglia quando aveva appena sei anni. Da allora, in cerca del sogno americano, ha scalato tutti i gradini della società: è cresciuto in un'umile casa a Jackson Heights, nel Queens, ha lavato i piatti per aiutare la famiglia e pagarsi gli studi, poi ha fatto una carriera folgorante.

Trump lo ha attaccato pubblicamente con un post su Truth, in cui ha detto ai suoi follower: "Il giudice Merchan mi odia". Trump in effetti lo conosce bene, perché Merchan ha già condotto l'indagine contro la Trump Organization che si è conclusa con una multa di 1,6 milioni di dollari; e ha gestito anche l'accordo con Allen Weisselberg: in questo caso, il tycoon lo ha accusato di "aver armato brutalmente" contro di lui il suo ex direttore finanziario dopo che costui aveva deciso di collaborare pur di ricevere una forte riduzione della condanna. Merchan è il primo della sua famiglia a esser arrivato all'università: dopo aver completato studi di economia e finanza al Baruch College, ha poi studiato legge alla Hofstra University.

La sua carriera giudiziaria è cominciata nel 1994 come assistente procuratore distrettuale di Manhattan. Dopo cinque anni, è stato trasferito nell'ufficio dell'Attorney general federale di New York; e nel 2009, ormai già molto noto nel mondo giudiziario, è diventato giudice ad interim di quella che a New York è conosciuta come la corte suprema: il tribunale di primo grado.

Al New York Times, un ex procuratore che ha lavorato con lui, Jose Fanjul, ha raccontato: "È uno che legge ogni parola di ogni pagina, comprese le note a fondo pagina e i casi che vengono citati in aula". "La sua fedeltà alla legge - ha aggiunto - ne fa una persona dall'alta moralità". Marchan ha anche in mano il dossier contro Steve Bannon, storico alleato di Trump, accusato di appropriazione indebita delle risorse raccolte per costruire il muro al confine meridionale degli Stati Uniti.