È un libro destinato a far parlare "Il mondo al contrario", il volume autoprodotto dal generale Roberto Vannacci, ex capo dei paracadutisti della Folgore e oggi alla guida dell'Istituto Geografico Militare, schizzato in pochi giorni al terzo posto della classifica di vendite dei libri su Amazon.

Nel libro, l'ufficiale passa in rassegna quelle che a suo avviso sono le afflizioni della società, dagli "occupanti abusivi delle abitazioni che prevalgono sui loro legittimi proprietari - si legge nella quarta di copertina -; quando si spende più per un immigrato irregolare che per una pensione minima di un connazionale; quando l'estrema difesa contro il delinquente che ti entra in casa viene messa sotto processo; quando veniamo obbligati ad adottare le più stringenti e costosissime misure antinquinamento, ma i produttori della quasi totalità dei gas climalteranti se ne fregano e prosperano".

Ma il pesante j'accuse di Vannacci è rivolto anche contro omosessuali, ai quali Vannacci riserva la stoccata "normali non lo siete, fatevene una ragione!", e chiunque possa rappresentare un attentato al concetto di "Famiglia", volutamente scritta con la "f" maiuscola. "Le città si trasformano in luoghi per single benestanti e alternativi mentre lavoratori, operai e Famiglie sono costretti ad abbandonarle; quando definirsi padre o madre diventa discriminatorio, scomodo ed esclusivo perché urta con chi padre o madre non è; quando si inneggia a larga voce per l'adozione di sempre più disparati diritti senza prevedere un altrettanto Fitta schiera di doveri; quando non sai più come chiamare una persona di colore perché qualsiasi aggettivo riferito all'evidentissima e palese tinta della sua pelle viene considerato un'offesa. Molti chiamano questa condizione Civiltà e Progresso. Ecco, questo libro è dedicato a tutti gli altri!".

Il libro, di 357 pagine, è acquistabile con il Bonus Cultura e con il Bonus Carta del Docente. "Il Mondo al contrario vuole provocatoriamente rappresentare lo stato d'animo di tutti quelli che, come me, percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune - spiega Vannacci nella presentazione del libro -, come logica e razionalità. 'Cosa c'è di strano? Capita a tutti, e spesso' - direte voi. Ma la circostanza anomala è rappresentata dal fatto che questo sgradevole sentimento di inadeguatezza non si limita al verificarsi di eventi specifici e circoscritti della nostra vita, a fatti risonanti per quanto limitati, ma pervade la nostra esistenza sino a farci sentire fuori posto, fuori luogo ed anche fuori tempo. Alieni che vagheggiano nel presente avendo l'impressione di non poterne modificare la quotidianità e che vivono in un ambiente governato da abitudini, leggi e principi ben diversi da quelli a cui eravamo abituati".

"Basta aprire quella serratura di sicurezza a cinque mandate che una minoranza di delinquenti ci ha imposto di montare sul nostro portone di casa per inoltrarci in una città in cui un'altra minoranza di maleducati graffitari imbratta muri e monumenti, sperando poi di non incappare in una manifestazione di un'ulteriore minoranza che, per lottare contro una vaticinata apocalisse climatica e contro i provvedimenti già presi e stabiliti dalla maggioranza, blocca il traffico e crea disagio all'intera collettività. I dibattiti non parlano che di diritti, soprattutto delle minoranze: di chi asserisce di non trovare lavoro, e deve essere mantenuto dalla moltitudine che il lavoro si è data da fare per trovarlo; di chi non può biologicamente avere figli, ma li pretende; di chi non ha una casa, e allora la occupa abusivamente; di chi ruba nella metropolitana, ma rivendica il diritto alla privacy".

“Considerazioni del tutto personali” quelli contenuti nel libro, dai quali l'Esercito prende le distanze, attraverso una nota dello Stato Maggiore. “L'Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso – si legge - e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari”. “In tal senso”, conclude la nota, “l'Esercito si riserva l'adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine”.

“Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!”, è uno dei passaggi più citati sul web. Passaggi ripresi da alcuni quotidiani e che destano indignazione non solo fra gli utenti in rete ma anche fra i parlamentari. È il caso di Arturo Scotto, parlamentare del Pd che chiede l'intervento del mninistro della Difesa: "Mi sfugge come uno che la pensa in questo modo possa rimanere un minuto di più al suo posto. Cosa ne pensa Guido Crosetto?".

Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: "Le persone lgbt sono normali, paola Egonu rappresenta orgogliosamente l'Italia, non c'è una dittatura delle minoranze, quello che non è normale nel nostro Paese è che un alto ufficiale dell'Esercito Italiano si metta pubblicamente a esprimere giudizi incommentabili, insulti omofobi e razzisti, pregiudizi e stupidaggini che disonorano l'istituzione che rappresenta e la Costituzione su cui ha giurato. E' evidente che il generale Vannacci sia incompatibile con il ruolo che ricopre". "È grave e allarmante che un generale dell'esercito in carica pubblichi un saggio politico, tanto più intriso di idee antidemocratiche, razziste, omofobe e misogine, in palese contrasto con la Costituzione. Serve un intervento urgente dello Stato maggiore della Difesa per tutelare la credibilità e l'onorabilità delle nostre forze armate impegnate quotidianamente in Italia e all'estero per difendere i valori costituzionali, che Vannacci con le sue parole ha infangato", scrive in un tweet Alessandro Zan, deputato e responsabile diritti del Partito democratico.

“Non utilizzate le farneticazioni personali di un generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le forze armate. Il generale Vannacci ha espresso opinioni che screditano l'Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l'esame disciplinare previsto”, è la risposta del ministro della Difesa Guido Crosetto.