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«C’è un molestatore in quest’aula, ma non è Johnny Depp». Si è chiuso così il processo più seguito degli ultimi tempi. E a pronunciare quelle parole è stata Camille Vasquez, l'avvocata che ha difeso l’attore insieme a Ben Chew. E che con la sua arringa finale ha conquistato il mondo intero. Compresa la giuria, che alla fine ha accolto il suo appello. «Quello che è in gioco è il buon nome di un uomo: chiediamo di restituire al signor Depp la sua vita, di dire al mondo che non è l’aggressore che la signora Heard ha detto che fosse e di chiamarla a rispondere delle sue bugie», ha detto Vasquez. Che in aula si è fatta notare fin da subito, in queste sei settimane di processo-reality consumato tra oltre 100 ore di testimonianza e interrogatori riportati su tutti i giornali. Ma sono proprio le battute finali, le ultime argomentazioni dell'avvocata, ad aver conquistato il popolo del web. Quello del #teamjohnny sui social, che ha creato anche un hashtag tutto per lei.