Nessuna sorpresa per l'ex Presidente americano Trump che, ha ammesso, si aspettava di essere incriminato per l'attacco al Campidoglio del 2021. Tuttavia, la mossa del procuratore del dipartimento di Giustizia, Jack Smith, che domenica gli ha notificato l'avvio di un'indagine del gran giurì a suo carico renderà senza dubbio più difficile la seconda corsa del Tycoon repubblicano per la Casa Bianca.

Trump, attualmente in lizza per la nomination repubblicana alle presidenziali del 2024, sta già affrontando altre accuse penali, sempre mosse da Jack Smith, per mancata restituzione di documenti top secret e altri dati sensibili rinvenuti nell'abitazione privata, dopo aver lasciato la Casa Bianca. "Quello squilibrato Jack Smith - ha dichiarato Trump in un post sulla piattaforma Truth Social - ha inviato una lettera... affermando che sono un bersaglio dell'indagine del Gran Giurì per via dei fatti del 6 gennaio".

L'ex Presidente Trump, attualmente in lizza per la nomination presidenziale del suo partito, ha precisato che gli sono stati dati "quattro giorni molto brevi" per presentarsi al Gran Giurì, "il che significa quasi sempre un arresto e un'incriminazione". Ancora, "questa caccia alle streghe è un'interferenza elettorale, un'arma totalmente politica in mano alle forze dell'ordine", ha aggiunto Trump ripetendo che la nazione sta attraversando "un periodo molto triste e buio". In merito all'ultima indagine notificata, quella per l'assalto al Campidoglio, non si conoscono ancora le accuse specifiche contro Trump.