Biden: «Avvertimmo Zelensky che la Russia avrebbe invaso l'Ucraina. Ma non ci ascoltò»
Il presidente americano in un discorso tenuto a Los Angeles, ha ricordato i momenti in cui gli 007 Usa avevano avvisato Kiev dell'imminente attacco di Mosca
«Niente del genere era accaduto dalla Seconda guerra mondiale. So che molte persone pensavano che io stessi esagerando, ma sapevo che avevamo informazioni per sostenere che lui», il presidente russo Vladimir Putin, «sarebbe entrato, oltre il confine» dell’Ucraina. «Non c’erano dubbi, ma Zelensky non voleva ascoltare». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, parlando a un evento di raccolta fondi democratico a Los Angeles. Secondo Biden, l’omologo ucraino infatti «non voleva ascoltare» quando l’intelligence Usa riferiva di aver raccolto informazioni sul fatto che la Russia si stava preparando a invadere il Paese. Le truppe di Mosca sono entrate nei confini ucraini il 24 febbraio. Zelensky, nelle settimane precedenti, si era irritato apertamente, quando l’amministrazione Biden aveva ripetuto gli avvertimenti sulla probabile invasione. Al tempo, il presidente ucraino si era mostrato preoccupato che gli annunci sulla guerra danneggiassero la fragile economia del Paese.
Il report dell'intelligence della Gran Bretagna
«Al 10 giugno, le forze russe intorno a Severodonetsk non hanno fatto progressi nel quadrante Sud della città. Sono in corso combattimenti strada per strada ed è probabile che entrambe le parti registrino un alto numero di morti e feriti»: così l’intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla guerra in Ucraina. «La Russia sta ammassando armi con l’artiglieria e l’aviazione nel tentativo di sopraffare le forze ucraine», aggiungono gli 007 di sua Maestà. «È probabile che da aprile i bombardieri russi abbiano sganciato decine di missili aria-superficie Kh-22 (nome in codice Nato AS-4 Kitchen), risalenti agli anni Sessanta del secolo scorso»: lo afferma l’intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla guerra in Ucraina, precisando che «questi missili da 5,5 tonnellate erano stati progettati per distruggere portaerei con testate nucleari». Queste armi, «quando vengono utilizzate con una testata convenzionale in un attacco al suolo, sono molto imprecise e possono pertanto causare danni collaterali significativi e vittime civili», si legge ancora nel bollettino. «La Russia - concludono gli 007 britannici - sta probabilmente ricorrendo a queste armi poco efficaci perchè ha una carenza di missili più moderni e precisi».