PHOTO
Associated Press/LaPresseIsraeli police and rescue teams respond at the scene of a shooting attack where several people killed and injured in Jerusalem, Monday, Sept. 8, 2025. (AP Photo/Mahmoud Illean)
Con l'attentato di questa mattina a Gerusalemme, ritorna il perenne e mai sopito incubo degli attentati in Israele, a distanza da quasi due anni dal più grande attacco subito all'interno dei confini dello Stato ebraico il 7 ottobre 2023.
Il bilancio dei morti nell'attacco contro un autobus all'incrocio di Ramot, alle porte di Gerusalemme è di sei vittime. Secondo le prime ricostruzioni, due palestinesi provenienti da due villaggi vicino a Ramallah, in Cisgiordania hanno aperto il fuoco su una fermata degli autobus, colpendo due mezzi - le linee 62 e 320 - bloccati nel traffico. Almeno 20 i feriti. I due attentatori sono stati uccisi da un soldato della Brigata Asmonea per ultraortodossi e da un civile haredi che è stato ripreso mentre si lanciava contro di loro.
I media israeliani hanno reso noti i nomi di tre delle vittime. Si tratta del rabbino Yosef David, 43 anni, di Yisrael Matzner, 28 anni, e di Yaakov Pinto, 25 anni. Quest'ultimo - riporta El Mundo - era un'ebreo spagnolo che viveva in Israele, dove si era recentemente sposato. Il Times of Israel aggiunge che tutte e tre le persone decedute erano residenti a Gerusalemme.
L'esercito israeliano ha circondato i villaggi di Katana and Kubeiba, in Cisgiordania, dai quali provenivano i due terroristi. Lo ha riferito il premier israeliano Benjamin Netanyahu, assicurando che "questi omicidi rafforzano la nostra determinazione a combattere il terrorismo". "Arresteremo chiunque abbia aiutati e inviati (i terroristi), e adotteremo misure ancora più incisive", ha aggiunto.
Lo Shin Bet ha annunciato l'arresto di un uomo sospettato di aver guidato l'auto che ha portato i due attentatori sul luogo dell'attacco a Gerusalemme est. Lo scrive il sito di Haaretz spiegando che l'uomo arrestato è un residente di Gerusalemme est. I responsabili dell'attacco hanno utilizzato un mitra 'Carlo', altrimenti noto come Carl Gustav, realizzato in casa e ispirato all'arma svedese Carl Gustav m/45. Tale arma viene solitamente prodotta in piccoli laboratori in Cisgiordania ed è stata utilizzata in numerosi attacchi condotti da gruppi palestinesi in passato.
Hamas ha elogiato l'attacco terroristico definendolo una "operazione eroica". "Affermiamo che questa operazione è una risposta naturale ai crimini dell'occupazione e alla guerra di sterminio che sta conducendo contro il nostro popolo", dichiara l'organizzazione palestinese. Hamas non si assume la responsabilità dell'attacco, ma invita i palestinesi della Cisgiordania a "intensificare lo scontro con l'occupazione e i suoi coloni".
Le reazioni
“Un potente uragano colpirà nei cieli di Gaza City, e i tetti delle torri del terrore tremeranno”, ha scritto su X il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, sottolineando come questo sia “l'ultimo avvertimento agli assassini e agli stupratori di Hamas a Gaza e negli hotel di lusso all'estero: liberate gli ostaggi e deponete le armi oppure Gaza sarà distrutta e voi sarete annientati”. Le Forze di difesa israeliane (Idf) “proseguono con i piani e ci stiamo preparando a espandere la manovra per sconfiggere Gaza”, ha concluso Katz.
“Condanniamo questo attacco, come condanniamo ogni perdita di vite umane, che deve fermarsi ora”, afferma un portavoce della Commissione europea durante il briefing giornaliero con la stampa. “Chiediamo la de-escalation, e questo dimostra quanto necessario e critico sia un cessate il fuoco. I civili di entrambe le parti, sia palestinesi che israeliani, hanno sofferto troppo a lungo e troppo, e questo deve finire ora, ed è tempo di spezzare questo ciclo di violenza”, aggiunge.
A condannare l’attacco anche Francia, Gran Bretagna e Spagna. “Nello stesso momento in cui il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha attaccato Israele, i terroristi palestinesi hanno attaccato e ucciso sei israeliani, tra cui Yaakov Pinto, un nuovo immigrato dalla Spagna”, ha scritto su 'X' il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar confermando una vittima spagnola di 25 anni tra le sei persone uccise.