Fonti della polizia riferiscono al quotidiano israeliano Haaretz che il 44enne Yousef Abu Jaber avrebbe premeditato l'attacco terroristico di Tel Aviv che venerdì notte ha causato la morte dell'avvocato italiano Alessandro Parini e il ferimento di altre persone. La possibilità di un incidente stradale è stata esclusa, dicono le stesse fonti. L'ipotesi principale su cui si sta concentrando il servizio di sicurezza dello Shin Bet resta quella di un attacco terroristico.

L'attacco in cui è morto Parini è avvenuto in mezzo a un'ondata di attacchi terroristici e a un'ondata di violenza. È stato il secondo attacco mortale della giornata,- ricorda Times of Israel- dopo che venerdì mattina una sparatoria in Cisgiordania ha ucciso due sorelle e ha lasciato la madre in pericolo di vita. L'aumento della violenza - prosegue il media israeliano - è arrivato mentre le tensioni sono aumentate negli ultimi giorni a seguito delle incursioni della polizia israeliana nel complesso della moschea di Al-Aqsa per sedare i disordini; giovedì, i terroristi di Hamas hanno lanciato raffiche di razzi contro Israele da Gaza e dal Libano". E a questi lanci è seguita in queste ore la risposta dell'esercito israeliano.

“L'Istituto di medicina legale di Tel Aviv smentisce le notizie riportate da organi di informazione italiani precisando che non è stato ritrovato alcun proiettile nella gamba di Alessandro Parini, l'avvocato italiano morto nell'attacco nella città israeliana”, riporta 7 Israel national news sul suo sito web di informazioni. Un alto funzionario di polizia ha riferito ad Haaretz che le ferite alla testa e alla schiena di Parini erano coerenti con l'essere stato investito da un'auto che viaggiava ad alta velocità. Nessun proiettile è stato trovato nel suo corpo, ha detto il funzionario.

Intanto ieri sono rientrati in Italia i cittadini italiani coinvolti nell’attacco. Il volo Ita Airways proveniente da Israele è atterrato alle ieri in serata a Fiumicino e il gruppo ha lasciato l'aeroporto senza avere nessun contatto con i giornalisti che attendevano al Terminal 3.  Gli amici della vittima e uno dei due feriti (italiani ndr) sono stati successivamente accompagnati in aeroporto, scortati in ogni momento da funzionari della nostra Ambasciata e dalle autorità locali, per permettere loro di rientrare in Italia con il primo volo disponibile. L'altro cittadino italiano ferito, invece, è "tuttora ricoverato" nell'ospedale Ichilov di Tel Aviv, dove "in serata" l'ambasciatore "si recherà insieme al Ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen.

La salma di Parini "dovrebbe rientrare nei prossimi giorni in Italia", ha assicurato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai microfoni di SkyTg24. E la Farnesina fa sapere che l'Ambasciata si è occupata di coordinare, assieme alle autorità locali, lo svolgimento di tutti gli adempimenti necessari per un rientro in tempi rapidi della salma". Le indagini sull'accaduto sono in corso, condotte dalla polizia israeliana e dallo Shin Bet, cioè dai servizi di sicurezza interni. Il caso - ha riferito un portavoce dello Shin Bet al Times of Israel - viene trattato come attacco terroristico. Dichiarazione che è giunta dopo che il comandante della polizia di Tel Aviv, Ami Eshed, citato dal giornale israeliano Haaretz, aveva riferito che la polizia stava valutando l'ipotesi che quanto avvenuto sul lungomare potesse non essere un attacco terroristico.

Intanto la procura di Roma ha aperto il fascicolo di indagine per la morte di Alessandro Parini e i reati ipotizzati sono attentato con finalità di terrorismo, omicidio e lesioni: a indagare il gruppo anti terrorismo di Roma, coordinato dal procuratore aggiunto Michele Prestipino; e le verifiche sono a carico di Ros e Gos, che hanno già inviato una prima informativa. Erano le 21.35 ora locale quando giovedì sera un uomo alla guida di un'auto, mentre percorreva la strada adiacente al lungomare di Tel Aviv, ha sterzato a destra guidando a velocità sulla pista ciclabile e ha colpito pedoni e ciclisti prima che l'auto si ribaltasse sul prato. L'uomo, ucciso da agenti intervenuti sul posto, è stato identificato dalla polizia come Yousef Abu Jaber, 44 anni, arabo-israeliano residente a Kafr Qassem, senza precedenti per sicurezza. Secondo la ricostruzione fornita da Haaretz, un poliziotto e un altro agente arrivati sul posto hanno notato che il presunto attentatore ha provato a raggiungere un fucile che aveva con sé e gli hanno sparato uccidendolo. Hareetz cita una fonte di polizia che riferisce che nell'auto di Abu Jaber non è stata trovata nessun'arma, ma c'era solo una pistola giocattolo. Le indagini si concentrano sul presunto attentatore. Non era affiliato ad alcun gruppo terroristico, ma era stato arrestato nel 2017 a seguito di una rissa scoppiata a Kafr Qasem.

Il Times of Israel riferisce che venerdì sera, dopo quanto accaduto sul lungomare di Tel Aviv, la polizia e le forze dello Shin Bet sono arrivate a casa della famiglia di Abu Jaber a Kafr Qassem, città a maggioranza araba, hanno condotto una perquisizione e interrogato alcuni dei residenti. Alcuni membri della famiglia sono stati portati alla stazione di polizia per ulteriori interrogatori, aggiunge Haaretz. Per il fratello, Omar Abu Jaber, non si è trattato di un attacco terroristico ma di "un incidente d'auto". Alla testata Ynet ha detto che ritiene che Yousef Abu Jaber abbia perso il controllo del veicolo perché non dormiva da diversi giorni a causa del lutto per il cugino. "Yusuf ha sei figlie, ha dei nipoti, li amava tutti. Sorrideva sempre, pensavamo che Dio lo avesse creato in modo tale che non potesse essere duro. A Kfar Qassem lo conoscono in molti, ha un negozio di giocattoli per bambini e cd", sottolinea il fratello, aggiungendo che lavorava anche come addetto alle pulizie in una scuola per sostenere la famiglia.

"A nome del Governo di Israele e del popolo d'Israele, invio le nostre condoglianze alla famiglia e agli amici di Alessandro Parini, il cittadino italiano assassinato nell'attentato di ieri a Tel Aviv, così come al Governo e a tutto il popolo italiano", ha dichiarato il ministro israeliano Cohen, che ha anche espresso le condoglianze in un colloquio con Tajani, a seguito del quale ha affermato che "Israele e Italia sono uniti contro il terrorismo che minaccia tutti noi". E in serata il presidente israeliano Isaac Herzog ha twittato anche in italiano: "È con enorme dolore e costernazione che invio sentite condoglianze alla famiglia Parini e al popolo italiano per l'assassinio di Alessandro Parini in un attentato terroristico a Tel Aviv. Auguro piena guarigione ai feriti dall'Italia e dal Regno Unito", ha scritto.

Decine di persone hanno deposto intanto candele e fiori sul luogo della morte del giovane avvocato romano. "I giovani di Israele abbracciano i giovani italiani", si legge in una didascalia sotto a una foto di Parini lasciata sul posto. I fatti di Tel Aviv giungono in un momento di grande tensione in Medioriente, nel periodo di Ramadan e Pasqua ebraica: sempre venerdì due sorelle britannico-israeliane sono state uccise e la madre è rimasta ferita in una sparatoria in Cisgiordania; il tutto poche ore dopo che l'esercito israeliano aveva compiuto raid aerei nel sud del Libano e nella Striscia di Gaza in risposta a lanci di razzi da Libano e Israele dopo le tensioni alla moschea Al-Aqsa di Gerusalemme.