È salito a 140 il bilancio dei morti, tra cui 3 bambini, per l'attentato terroristico alla Crocus City Hall, la più grande sala concerti di Mosca, scuote la Russia e alza ulteriormente la tensione in un momento cruciale. L'attacco compiuto da un commando di uomini armati viene rivendicato dall'Isis secondo il canale Telegram dell'agenzia Amaq, legata all'organizzazione, anche se le certezze non sono assolute.

Secondo quanto riporta l’agenzia Tass, il direttore dell'Fsb, l'intelligence russa, ha informato il presidente Vladimir Putin del fermo 11 persone, tra cui 4 presunti terroristi che avrebbero partecipato all'attacco nella sala concerti alle porte di Mosca.

Subito dopo l’attentato, Mosca aveva chiamato in causa indirettamente l'Ucraina. Non ci sono elementi per accusare ma dalle alte sfere partono messaggi chiari: se l'Ucraina è responsabile, pagherà. Kiev respinge tutto e nega categoricamente il coinvolgimento nell'attacco.

L’assalto

Sono da poco passate le 19 ora italiana del 22 marzo 2024 quando arrivano le prime notizie relative ad una sparatoria. Il tenore delle news cambia rapidamente mentre su Telegram si diffondono video registrati all'interno del complesso.
Un commando composto da almeno 5 uomini, con armi automatiche e granate, apre il fuoco sui civili. Nella serata di Mosca, la sala concerti è affollata da 6200 persone, secondo i dati relativi ai biglietti. In programma, in particolare, un concerto del gruppo Pic Nic. Il lancio di almeno una granata contribuisce a provocare un incendio che verrà domato solo nella notte di Mosca: il tetto del complesso viene divorato dalle fiamme.

Il commando intanto apre il fuoco nell'atrio, sfonda le porte a vetri. I video mostrano il panico anche nella sala concerti, con la platea che si svuota tra grida di panico e colpi di armi automatiche. Centinaia di persone abbandonano la Crocus City Hall correndo per le strade di Mosca. Sul posto arrivano le forze speciali, polizia e decine di ambulanze. I feriti vengono trasferiti negli ospedali: secondo il bollettino delle autorità sanitarie, quelli in gravi condizioni sono 9. Ricoverati anche 5 bambini, uno in pericolo di vita.

Gli Usa avevano avvertito Mosca

Gli Stati Uniti hanno fornito nei giorni scorsi dati sugli attacchi terroristici in preparazione a Mosca, senza però specificare i dettagli. Lo ha detto all'agenzia di stampa "Ria Novosti" una fonte dei servizi speciali russi.

In precedenza, la portavoce del Consiglio di Sicurezza

Nazionale della Casa Bianca Adrienne Watson ha dichiarato che gli Stati Uniti a marzo hanno ricevuto dati sulla preparazione di un attacco terroristico a Mosca,

presumibilmente in luoghi affollati, e li hanno condivisi

con la parte russa. «Queste informazioni sono state

effettivamente fornite», ha detto la fonte, aggiungendo che i dati condivisi dalla parte statunitense sono state «di carattere generale, senza alcuna concretizzazione».