Momenti di tensione a Torino al corteo degli anarchici partito da piazza Solferino a sostegno di Alfredo Cospito, contro il 41 bis, i Cpr e il sistema carcerario. "Alfredo non deve morire, se muore gliela faremo pagare", hanno scandito dal microfono, accusando anche contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio. I manifestanti, alcuni dei quali travisati e con scudi di plexiglas, dopo aver acceso alcuni fumogeni, hanno lanciato petardi e imbrattato muri e monumenti. E poi bombe carta, vetrine di banche e negozi prese a mazzate e mandate in frantumi, auto vandalizzate, cassonetti bruciati.

Nei pressi del mercato di Porta Palazzo le forze dell’ordine hanno lanciato alcuni lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Il corteo si è quindi disperso e separato per poi ricompattarsi poco distante, in piazza Borgo Dora, davanti al Sermig, dove c’è stato un breve contatto con le forze dell’ordine e l’utilizzo di lacrimogeni.

Due poliziotti sono rimasti feriti nel corso delle tensioni. Si tratta di un operatore del reparto mobile di Milano che è stato colpito da una bomba carta alla gamba e di una operatrice della polizia scientifica che è rimasta ferita da una bottiglia di vetro alla mano.

Complessivamente sono 350 le persone controllate e identificate, tra queste figurano persone provenienti da Francia, Spagna, Germania, Austria, Belgio e da una ventina di città italiane. Intanto, è salito a 34, al momento, il numero delle persone fermate, la cui posizione è in queste ore al vaglio degli investigatori.

Durante i controlli disposti tra ieri e oggi in vista del corteo anarchico, la Digos ha sequestrato mazze, scudi, maschere antigas, caschi e altro abbigliamento per il travisamento, bombe carta, ma anche garze, cotone e medicine antivomito.