L’ultimo bersaglio è il giornalista del La7 David Parenzo, ritratto con il nasone, in testa un carrarmato israeliano e un soldato che sventola la bandiera con la stella di David; la vignetta è firmata Riccardo Mannelli, ma il nome è una variabile irrilevante, visto che qualsiasi vignettista collabori con il Fatto quotidiano gli ebrei li rappresenta così. Come nelle caricature antisemite della Germania hitleriana, loschi, malfidi e deformi.

Per esempio il presidente ucraino Zelensky raffigurato da Vauro Senesi, anche lui con il nasone camuso, le grandi orecchie appuntite (ma per fortuna non pelose) e lo sguardo truce come i banchieri ebrei che apparivano su Der Stürmer, la rivista diretta dal criminale di guerra Julius Streicher.

Ma forse nulla eguaglia l’illustrazione della segretaria di Elly Schlein realizzata da Francesco Federighi: la segretaria del Pd appare con il consueto naso adunco però di dimensioni ancora più abnormi, accompagnata dalla seguente didascalia: «figlia di Melvin Schlein, americano, ebreo ashkenazita». A parte che l’ebraismo si trasmette per via materna, ma cosa c’entra?

La cosa triste è che quando gli fai notare che non è molto simpatico e forse anche un po’ sospetto disegnare (e designare) gli ebrei in quel modo loro si offendono a morte e fanno le vittime: «È assurdo», «Mi volete strumentalizzare», «Quanta malafede», «Vedete antisemitismo ovunque», «È un attacco alla libertà di espressione». Insomma, una lagna fastidiosissima e inutile perché nessuno ha mai invocato la censura per quelle brutte vignette e guai se a qualcuno venisse in mente di farlo.

Sarebbe però onesto ammettere che in quella pozzanghera di stereotipi sugli ebrei i satirici del Fatto ci sguazzano a meraviglia e che venire confusi con i peggiori propagandisti antisemiti per loro non è un gran problema, altrimenti non insisterebbero a giocherellare maldestramente con la più trita iconografia anti-giudaica.

Nella migliore delle ipotesi sono dei razzisti a loro insaputa. Anche perché nessuno di loro si sognerebbe mai di fare altrettanto con i neri e disegnare Barack Obama con l’anello al naso e la sveglia al collo.