È un mestiere disgraziato quello dell’avvocato. Può capitarti di tutto. Di incontrare assassini, spacciatori, ladri, falsari. Ma pure gente accusata di esserlo senza esserlo davvero.

E questa cosa ti fa soffrire, perché la tua Toga prende in quei momenti il peso greve del rischio soffocante, che è per te di non riuscire a fare bene il tuo e per quella gente di perdere in un colpo dignità, onore e libertà.

Ma non è il peggio.

Perché può anche capitare che qualcuno, d’improvviso, coltivi l’idea che sia tu quel delinquente. Allora il mondo comincia a girare all’incontrario. Tanto che ti sembrano vuote persino le parole che hai ripetuto innumerevoli volte a chi si affidava alle tue cure per cercare di mitigargli la sofferenza di subire un processo.

Tanto che ti arrivano a fianco altri, con la Toga sulle spalle, pronti a caricarsi il fardello del rischio che mille e mille volte hai portato tu, con coraggio; in qualche caso anche con sprezzo. Quando questo accade, ti domandi dove il meccanismo si sia inceppato e come sia stato possibile che, lacerando quell’impercettibile ma nitida membrana che ti separa dal delitto, invadendo quello spazio in cui la comunicazione diventa più sacra, perché destinata a proteggere la sacralità di tutte le altre comunicazioni, qualcuno abbia potuto provare a sfregiare un’intera vita di seri, onesti, accorati affanni.

Non so cosa occorra per affrontare tutto questo e non

so nemmeno se per davvero tutto questo sia passato

nel cuore di Armando Veneto. So però che, qualunque cosa egli abbia in questi anni pensato e sentito, non è mai mancato un giorno in cui ogni penalista d’Italia non abbia pensato con sgomento che gli schizzi di fango a lui erano schizzi di fango sulla Toga di ognuno e che il suo coraggio era coraggio per tutti, perché tutti stavamo con lui e lui con noi, sorreggendoci con immancabile sorriso. In ogni occasione in cui abbiamo potuto dirglielo glielo abbiamo detto.

Oggi torniamo a sorridere senza ombre, ma con la nuova consapevolezza che nessuno è immune, augurandoci reciprocamente di avere, in ogni occasione, il coraggio e la tenacia di questo grande Avvocato.