Il 7 ottobre del 2023 gli uomini di Hamas uccisero milleduecento ebrei israeliani e ne rapirono duecentocinquantuno. Il 7 ottobre, Hamas entrò in territorio israeliano con parapendii, jeep, deltaplani, pick-up bianchi che in poche ore divennero simbolo del pogrom. Il 7 ottobre i miliziani fecero irruzione nel villaggio di Sderot uccidendo qualsiasi cosa si muovesse.

Il 7 ottobre gli uomini di Hamas piombarono al festival musicale di Re’im, dove centinaia di giovani ballavano sotto il cielo del deserto: li accerchiarono, aprirono il fuoco, li inseguirono mentre tentavano di fuggire. Morirono duecentosessanta ragazze e ragazzi. Molti di loro furono rapiti e trascinati a Gaza.

Il 7 ottobre assaltarono i kibbutz intorno alla Striscia: donne, uomini, bambini sterminati. Infierirono sui corpi delle madri incinte, presero altri ostaggi, bruciarono le loro case.

Il 7 ottobre, qualcuno, nel kibbutz di Kfar Aza, provò a resistere. Ma ben presto fu travolto. Donne e bambini vennero passati per le armi, uccisi a sangue freddo.

Sempre il 7 ottobre, i kibbutz di Be’eri e Netiv HaAsara vennero presi d’assalto. Neanche lì risparmiarono i bambini.

Sabato 4 ottobre 2025, tra la folla meravigliosa che ha riempito le vie di Roma, sventolava uno striscione. C’era scritto: “7 ottobre, giornata della resistenza palestinese”. Nessuno lo ha visto...