«Nessuna riforma, è evidente, può essere definita perfetta: questa rappresenta però un notevole passo avanti verso una giustizia più giusta e rapida. Di conseguenza, anziché ripetere, inutilmente e infondatamente di "favori alle mafie", bisognerebbe realisticamente impegnarsi perché i processi siano definiti nei nuovi, accelerati tempi previsti dalle nuove regole». A dirlo è il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto a proposito della riforma del processo penale su cui si pronuncerà stasera laula della Camera con il voto, previsto dalle 22.30, sulla questione di fiducia posta dal governo. «Quanto alla prescrizione - spiega Sisto - non va dimenticato che fino alla sentenza di primo grado sono previsti tempi lunghissimi, sicché appare del tutto razionale e coerente che per il grado di appello e di Cassazione vi sia una minore durata». «Sia chiaro, lefficienza del processo non può e non deve mai significare riduzione dei diritti della difesa: è necessario migliorare la qualità della risposta, non ridurre le necessità della domanda di giustizia», ha concluso.