«Che un ex Ministro degli Interni definisca "roba da matti" la vaccinazione degli agenti della penitenziaria e dei detenuti è unazione da maramaldo. Il Lazio è tra le prime Regioni italiane per copertura vaccinale agli anziani e in generale per livello di somministrazioni. Su queste questioni serve serietà, in Lombardia e Veneto sono iniziate a marzo le vaccinazioni nelle carceri». A dirlo è lassessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio DAmato, replicando alle dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini che in un tweet aveva contestato la scelta di Lazio e Campania di vaccinare i detenuti e le guardie carcerarie. «Lazio e Campania vogliono vaccinare i detenuti prima di anziani e persone disabili. Roba da matti!», aveva scritto il segretario del Carroccio dopo aver appreso che dal 19 aprile la Regione Lazio destinerà la prima consegna dei vaccini Johnson&Johnson agli istituti penitenziari. «Si tratta di una consegna quantitativamente modesta, 18mila dosi che andranno in prevalenza alle carceri», ha spiegato DAmato, a margine della visita dellhub vaccinale dellospedale San Giovanni di Roma di sabato. «Saranno destinate - ha aggiunto - per il personale che vi lavora e per i detenuti, speriamo che dal prossimo mese di maggio possiamo avere un ampliamento delle forniture». In risposta al leader della Lega arrivano anche le parole di Stefano Anastasia, Garante dei detenuti della Regione Lazio: «A Matteo Salvini non far sapere che in Lombardia e Veneto le vaccinazioni #Covid19 in carcere sono iniziate a marzo», scrive su Twitter Anastasia. «Gaffes clamorosa di Salvini sui detenuti che il Lazio vaccinerà fra qualche giorno. Lodio verso gli altri lo porta a dire cose senza senso. Pensi ai disastri della sua Lombardia», dichiara in una nota Enzo Foschi, vicesegretario del Pd Lazio.