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Costa
La Camera dei Deputati ha dato il via libera, con 248 sì, 45 no e 12 astenuti, all’ordine del giorno a prima firma di Enrico Costa (Azione – Italia Viva), che «impegna il Governo a prevedere che l’Ispettorato generale del ministero della Giustizia effettui un monitoraggio degli atti motivati dei procuratori della Repubblica in ordine alla sussistenza dell’interesse pubblico che giustifica l’autorizzazione a conferenze stampa e comunicati degli organi inquirenti». Ad annunciare parere favorevole all’odg, insieme alla maggioranza e Azione-Italia viva, il Partito democratico. Il Movimento 5 Stelle ha espresso voto contrario mentre il gruppo Alleanza Verdi-Sinistra si è astenuto. «Il rischio da scongiurare – si legge nell’odg - è che la Polizia giudiziaria proceda senza aver richiesto o ottenuto l'autorizzazione dei procuratori della Repubblica o che questi ultimi utilizzino motivazioni ”di stile” per procedere a conferenze stampa o autorizzare le forze di polizia ad adottare determinate forme di comunicazione, con ciò eludendo il disposto normativo che richiede specifiche ragioni di pubblico interesse; nonostante l’entrata in vigore delle nuove norme, infatti, è emersa la prassi di comunicati delle forze di polizia non rispettosi della presunzione di innocenza». «Si tratta di un importante atto di indirizzo - ha commentato Costa, vice segretario di Azione e presidente della Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio - che punta a scongiurare nonostante la prassi di conferenze stampa ingiustificate e comunicati delle forze di polizia non rispettosi della presunzione di innocenza, corredati dai nomi delle inchieste e da trailer video, nei quali peraltro non viene fatto cenno alla necessaria autorizzazione del Procuratore della Repubblica».