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Nulla di fatto in commissione Giustizia del Senato sulla riforma della Giustizia. Dopo la conclusione dell’illustrazione degli emendamenti e l’acquisizione dei pareri da parte delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali, la seduta è stata sospesa su richiesta di Italia viva, che dovrà riunirsi per decidere se mantenere o meno i suoi emendamenti. Per ora la Lega non ha ritirato i suoi, suscitando un forte disappunto nelle file del Pd. La commissione tornerà quindi a riunirsi al termine dei lavori d’Aula, intorno alle 19. A quel punto si capirà se si dovrà andare avanti con le votazioni o se invece, tolti di mezzo gli emendamenti, la riforma potrà marciare spedita ed essere pronta per l’approdo in Aula, previsto per domani pomeriggio, con la possibilità comunque di un’eventuale nuova riunione nella mattinata sempre di domani. Da capire se nel frattempo arriverà una moral suasion da parte del Governo nei confronti della Lega. Dopo il nulla di fatto della riunione di maggioranza di questa mattina, infatti, il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, aveva affermato di aspettarsi «un beau geste» da parte del Carroccio, mentre il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, aveva escluso l’ipotesi del ricorso alla fiducia, esprimendo «la conferma e la sicurezza di poter trovare l’accordo dei Gruppi». «Mi pare evidente che qualcuno, dop ola sconfitta al referendum, punti all’affossamento della riforma Cartabia già approvata a larghissima maggioranza alla Camera», tuona la senatrice Anna Rossomando, responsabile Giustizia del Pd.