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Renzi Meloni premier
Respinta l’istanza di opposizione di Matteo Renzi contro l’archiviazione delle accuse ai magistrati della procura di Firenze che indagavano sulla Fondazione Open. Lo ha deciso il gip Claudio Siclari con l’ordinanza che archivia le accuse ipotizzate verso il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo, l’aggiunto Luca Turco e il sostituto Antonino Nastasi, «non essendo gli atti di indagini idonei a sostenere l’accusa in giudizio». Il giudice ha stabilito quindi che i magistrati fiorentini non hanno violato né la Costituzione, né la legge, come sostenuto dalla procura di Genova. Il procedimento fu aperto dopo l’esposto di Renzi che accusava i pm di aver acquisito illecitamente sua corrispondenza e il suo estratto conto nell’inchiesta Open. «Non mi sembrava un caso complicato, né in diritto né nei fatti. Il giudice ha chiaramente detto che è una questione di diritto e non c’era reato», ha commentato all'agenzia LaPresse il procuratore di Genova Francesco Pinto. «La decisione del Gip di Genova era scontata dopo la frettolosa richiesta dei colleghi genovesi. Lette le motivazioni dell’ordinanza, giuridicamente molto deboli e contraddittorie, ripresenteremo la questione a Genova dopo che la Corte Costituzionale si sarà pronunciata sul conflitto di attribuzione», commenta invece il diretto interessato, Matteo Renzi, in una nota stampa. «Chiederemo conto dell’invio illegittimo al Copasir di atti che la Corte di Cassazione aveva ordinato di distruggere e che i magistrati fiorentini hanno inviato dopo la sentenza della Cassazione. In questo caso è tecnicamente impossibile escludere il dolo dei Pm fiorentini come invece fa oggi il Gip. L’archiviazione genovese di questa denuncia era attesa, nelle prossime settimane vedremo se circa le prossime denunce (in arrivo o già arrivate a Genova) prevarrà il corporativismo tra colleghi o il merito delle denunce».