Ieri la Camera dei Deputati ha dato il via libera, con 248 sì, 45 no e 12 astenuti, all’ordine del giorno a prima firma di Enrico Costa (Azione – Italia Viva), che «impegna il Governo a prevedere che l’Ispettorato generale del ministero della Giustizia effettui un monitoraggio degli atti motivati dei procuratori della Repubblica in ordine alla sussistenza dell’interesse pubblico che giustifica l’autorizzazione a conferenze stampa e comunicati degli organi inquirenti». Ad annunciare parere favorevole all’odg, insieme alla maggioranza e Azione- Italia viva, il Partito democratico. Il Movimento 5 Stelle ha espresso voto contrario mentre il gruppo Alleanza Verdi- Sinistra si è astenuto.

«Il rischio da scongiurare – si legge nell’odg - è che la Polizia giudiziaria proceda senza aver richiesto o ottenuto l'autorizzazione dei procuratori della Repubblica o che questi ultimi utilizzino motivazioni ” di stile” per procedere a conferenze stampa o autorizzare le forze di polizia ad adottare determinate forme di comunicazione, con ciò eludendo il disposto normativo che richiede specifiche ragioni di pubblico interesse; nonostante l’entrata in vigore delle nuove norme, infatti, è emersa la prassi di comunicati delle forze di polizia non rispettosi della presunzione di innocenza».

«Si tratta di un importante atto di indirizzo - ha commentato Costa, vice segretario di Azione e presidente della Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio - che punta a scongiurare nonostante la prassi di conferenze stampa ingiustificate e comunicati delle forze di polizia non rispettosi della presunzione di innocenza, corredati dai nomi delle inchieste e da trailer video, nei quali peraltro non viene fatto cenno alla necessaria autorizzazione del Procuratore della Repubblica».

Passato anche l’ordine del giorno sempre del Terzo Polo sulla riduzione del numero dei magistrati fuori ruolo con il voto della maggioranza, il no del M5S e l'astensione di Pd e Avs (184 sì, 43 no, 67 astenuti). Il testo, di Roberto Giachetti e Enrico Costa, impegna il governo «ad operare una significativa riduzione del numero di magistrati fuori ruolo presso il ministero della Giustizia, con particolare riferimento a quelli che svolgono funzioni amministrative e alle posizioni per le quali non è tassativamente richiesta dalla legge la qualifica di magistrato».

Sempre Costa è riuscito a far approvare in commissione giustizia della Camera un emendamento alla legge di Bilancio che prevede di aumentare da 516mila ad un milione di euro la somma massima prevista per i risarcimenti a chi ha subito un’ingiusta detenzione. «Ora attendiamo fiduciosi il responso della Commissione Bilancio e dell'Aula», ha detto il parlamentare.