«In cucina vedo questo coltello con cui Giulia stava tagliando le verdure, mi posiziono alle spalle di Giulia (che dalla sala si sposta alla cucina, ndr) e l'ho colpita all'altezza del collo, il numero di fendenti non è mai stata un'informazione a mia disposizione ma solo attraverso la tv, solo in cella con un servizio televisivo ho saputo di averle sferrato 37 colpi». Lo afferma Alessandro Impagnatiello nel suo interrogatorio, nel processo che lo vede alla sbarra per l'omicidio della compagna Giulia Tramontano incinta di Thiago.

«Quando l'ho colpita, lei era frontalmente, era verso di me» racconta l'imputato. Un omicidio avvenuto prima delle ore 20 di un anno fa esatto. «Giulia non si è difesa, non c'è stato nessun tentativo di difesa, cademmo a terra».