Nicola Gratteri: «Pronto a confrontarmi con Nordio sulla giustizia»
Il procuratore di Catanzaro, parlando dell'ergastolo ostativo, ritiene che «l’Europa dovrebbe capire intanto la differenza tra criminalità comune, criminalità organizzata, gangsterismo e mafia»
2 dicembre, 2022 • 19:21
PHOTO Nicola Gratteri
Con il ministro della Giustizia Nordio «non abbiamo parlato di riforme il giorno in cui è sceso a Catanzaro per l’inaugurazione della Procura, il 15 novembre, non era corretto parlarne, non era delicato, era un giorno di festa». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine di un incontro sul tema dell’ergastolo ostativo all’Università Magna Graecia al quale ha partecipato anche il componente del Csm Nino Di Matteo. «Ovviamente - ha poi aggiunto Gratteri - le nostre posizioni, le mie posizioni, quelle di Di Matteo, sono conosciute a tutti. Siamo pronti e disponibili a qualsiasi confronto gratuito e disinteressato».
La posizione di Gratteri sull'ergastolo ostativo
«Se ne discute, se ne parla, ma penso che forse noi come Italia siamo stati poco chiari. Parliamo poco con l’Europa, spieghiamo poco alla Corte europea cosa sono le mafie, qual è la pericolosità delle mafie, qual è la filosofia criminale delle mafie. Poi forse anche per questo leggiamo certe decisioni, leggiamo certe sentenze. Andrebbe spiegata meglio, con fatti concreti e in modo strutturale» ha aggiunto Nicola Gratteri, riferendosi al tema dell’ergastolo ostativo. «L’Europa - ha proseguito Gratteri - dovrebbe capire intanto la differenza tra criminalità comune, criminalità organizzata, gangsterismo e mafia: la criminalità organizzata spesso si confonde per mafia, la mafia per criminalità organizzata, e quindi non penso ci debba essere lo stesso trattamento o lo stesso approccio anche per un condannato all’ergastolo, nel senso che anche per due soggetti condannati all’ergastolo ci può essere una pericolosità diversa se si tratta di soggetto appartenente a un’organizzazione mafiosa o di soggetto appartenente alla criminalità organizzata».