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Gli avvocati di Gela annunciano un pacchetto di sciopero se non dovessero giungere risposte adeguate sulla carenza di personale amministrativo all’interno degli uffici giudiziari del presidio gelese. Nella battaglia l’Ordine degli avvocati, rappresentato da Mariella Giordano, ha accanto gli ordini degli architetti, dottori commercialisti, agronomi, geometri e ingegneri. Nel lungo documento di rivendicazione, inoltrato anche al ministro della Giustizia, i professionisti, nel proclamare lo stato di agitazione, evidenziano che c’è «il comune intento di vedere tutelata l’efficienza e la produttività del presidio giudiziario di Gela, baluardo di legalità e importante strumento di coesione sociale contro il pericolo di una recrudescenza, sempre latente, della criminalità nel territorio». Negli uffici giudiziari di Gela si registrano scoperture anche del 50%. C’è il rischio di una «denegata giustizia». Nella lettera si denuncia che nel distretto della Corte d’Appello di Caltanissetta sono arrivati 22 assistenti giudiziari che sono stati destinati agli uffici di Caltanissetta. Nei prossimi mesi andranno in pensione diversi dipendenti. «L’ufficio del giudice di pace - si denuncia - è carente di funzionari». «Temiamo - affermano i professionisti - una indefinita protrazione dei tempi di conclusione dei procedimenti di primo grado». Nel documento vengono riportati anche i dati statistici relativi all’attività registrata negli uffici giudiziari tra il 2017 e il 2018, anno in cui si registra il boom di iscrizioni nella sezione civile. Tra il 2014 ed il 2018 c’è stato un aumento del trend di iscrizioni penali del 24% per un organico di 14 magistrati. Gli avvocati gelesi reclamano «l’adozione di provvedimenti urgenti e necessari per assicurare il pieno bisogno di giustizia».