La centralità del lavoro nel percorso di recupero delle persone detenute torna al centro del dibattito istituzionale grazie all’intervento del presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha inviato un messaggio al convegno “Il lavoro che ricostruisce vite”, iniziativa promossa dall’Associazione generale delle Cooperative italiane (Agci) e ospitata questa mattina al Cnel. Un appuntamento voluto per approfondire i nodi della giustizia penitenziaria, analizzare l’applicazione della legge Smuraglia e rilanciare le forme di collaborazione tra pubblico e privato nel campo del reinserimento lavorativo.

Nel suo messaggio La Russa ha rivolto un saluto ai promotori dell’evento — dal presidente Renato Brunetta al presidente Massimo Mota, fino ai numerosi relatori presenti — sottolineando il valore strategico di un confronto “ai più alti livelli istituzionali”. Secondo il presidente del Senato, l’iniziativa rappresenta «un’occasione per approfondire le tante complesse questioni legate alle attuali condizioni degli istituti di pena in Italia» e, allo stesso tempo, un’opportunità per «riflettere sulle potenzialità presenti e future delle sinergie tra pubblico e privato».

Il lavoro, ribadisce La Russa, deve restare il pilastro dei percorsi di recupero: «La cooperazione ha già dimostrato di poter essere un fondamentale motore di inclusione, sviluppo e riscatto umano e sociale». Le cooperative sociali, infatti, operano da anni dentro e fuori gli istituti penitenziari, garantendo attività produttive, formazione e occasioni professionali a persone sottoposte a misure restrittive. Un sistema che ha dimostrato di ridurre la recidiva e facilitare il rientro stabile nella società.

Richiamando gli obiettivi della legge Smuraglia, il presidente del Senato ha evidenziato come gli strumenti normativi per favorire il lavoro penitenziario e post-penitenziario esistano, ma richiedano un impegno costante, investimenti adeguati e una cooperazione virtuosa fra amministrazione penitenziaria, enti locali, terzo settore e mondo produttivo. «Una prospettiva — ha osservato — nella quale il mondo delle cooperative, così diffuso e radicato nel territorio nazionale, può continuare a svolgere un ruolo determinante».

La Russa ha quindi concluso rinnovando il proprio sostegno: «Sono certo che il dibattito odierno saprà arricchire un percorso di valori cui non farò mai mancare il mio convinto sostegno». Un impegno politico chiaro, in un momento in cui il tema del reinserimento sociale torna centrale nel dibattito pubblico e nelle discussioni sulla riforma del sistema penitenziario.