Presentata in anteprima al 49esimo , alla presenza del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, la docu- serie “Boez- Andiamo via”, che racconta il viaggio a piedi lungo un tratto della via Francigena di sei ragazzi condannati per aver infranto la legge e in regime di detenzione, interna ed esterna.

Il commento di Bonafede «Mi è piaciuto veramente molto – ha commentato il Guardasigilli -, la capacità del film è quella di tirar fuori le storie, ti arriva dritto al cuore. La società – ha aggiunto il ministro - deve essere sensibile nei confronti di chi nella vita non ha avuto possibilità di scegliere. Si è delinquenti per lo Stato prima ancora di avere la possibilità di sentirsi uomini e questo è un fallimento per lo stesso Stato. La rieducazione è fondamentale, è un obiettivo per gli adulti e lo deve esser ancor più per i giovani».

La trama La serie, diretta da Marco Leopardi e Roberta Cortella e prodotta da Rai Fiction e Stemal Entertainment, racconta una sorta di pellegrinaggio che sperimenta il cammino come dispositivo di recupero, una pena alternativa già praticata in altri Paesi europei e che abbatte le percentuali di recidiva.

Il viaggio inizia al Colosseo e si conclude a Santa Maria di Leuca, dopo 900 chilometri di strada. I giovani protagonisti affrontano sessanta giorni di notevole impegno fisico, di regole da seguire, di apprendimento di nuove modalità di relazione. In sala erano presenti cinque dei sei protagonisti, tutti con storie di reati alle spalle – tra carcere, affidamento, domiciliari o vita di comunità – e tutti accomunati, scrivono gli organizzatori, “dalla voglia di cambiare, di voltare le spalle al passato ed iniziare un percorso nuovo, una nuova vita finalmente normale”.

Le domande al ministro Il ministro Bonafede ha poi risposto ad alcune domande che i giovani del pubblico gli hanno posto. Come mettere insieme il Codice Rosso a tutela delle donne e alcune parti del Ddl Pillon? «Il Ddl Pillon – ha risposto Il guardasigilli - è una proposta. Alcune parti non mi convincono. Ci confronteremo e vedremo il da farsi».

Il ministro ha parlato anche della nuova Squadra speciale di giustizia per i minori: «È un punto di partenza. Il mondo degli affidi dei minori è spezzettato tra competenze. I bambini, invece, devono essere protetti. Gli obiettivi della nuova Squadra sono monitoraggio e controllo su quello che accade al minore in tutto il percorso. Oggi lo Stato ha occhi aperti su quello che accade a un bambino fino a un certo punto». Le sei puntate di “Boez” andranno in onda su Rai 3 a partire dal 2 settembre.