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Gratteri Dap
Il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura ha deciso di archiviare l'esposto dei penalisti italiani contro il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, a seguito di un'intervista rilasciata al Corriere della Sera il 21 gennaio 2021. La votazione finale (14 a favore dell'archiviazione e 10 astenuti) ha sostanzialmente spaccato il Csm. Caiazza, nella denuncia presentata per conto dell'Unione delle Camere penali italiane, lamentava il fatto che Gratteri avrebbe reso dichiarazioni equivoche ed allusive nei confronti della magistratura giudicante del Distretto di Catanzaro.
L'esposto era stato inviato dal Comitato di Presidenza, presieduto dal vicepresidente David Ermini, alla prima commissione, competente per i profili disciplinari, la quale all'esito dell'istruttoria ha proposto l'archiviazione della pratica. Come ha riferito il consigliere laico Alesso Lanzi, nella lettera scritta a nome dell'Ucpi Caiazza evidenziava «rilievi che da parte dell’Unione dalle Camere penali sono stati recepiti come "disdicevoli"» sia per il «comportamento del dichiarante», «sia per le» ripercussioni nei confronto dei giudici oggetto di queste dichiarazioni. Da qui la richiesta del consigliere di un approfondimento in commissione. Non sono mancati gli scontri durante la discussione, ad esempio, tra Alessio Lanzi e Sebastiano Ardita, il primo a favore del ritorno in commissione e il secondo a favore dell'archiviazione, e tra Antonio D'Amato e Nino Di Matteo. Caso chiuso, tuttavia, dopo quasi due ore di dibattito. Il plenum ha archiviato anche un altro esposto nei confronti di Gratteri, presentato da Nicola Adamo, esponente politico calabrese, che, sempre in riferimento a dichiarazioni rilasciate dal Capo della procura di Catanzaro a organi di stampa, aveva lamentato la violazione del «dovere di riserbo incombente sui magistrati».