«Sulla riforma del sistema elettorale del Csm mi sono già espresso contro il sorteggio, è incostituzionale, non mi puoi impedire di essere un elettore passivo sena avere compiuto illeciti». È quanto dice il vicepresidente del Csm David Ermini intervenendo a Palermo a un incontro organizzato dalle Camere penali. «Anche io ho perplessità sul sistema maggioritario, anche su altri temi, mentre sono assolutamente favorevole all’intervento degli avvocati nei consigli giudiziari - ha detto ancora Ermini - I professori universitari vengono giudicati dagli studenti, allora bisogna ascoltare anche gli avvocati». «Quando leggo giudizi su magistrati che conosco so se risponde a verità o meno, però per la magistratura c’è bisogno di una cesura per far vedere che è finita una pagina e ne inizia un’altra», ha aggiunto Ermini. «Se ci mettiamo le aperture per una riforma io ci sono, è fondamentale che venga approvata - ha dichiarato - L’11 aprile va in aula e io sono molto preoccupato, spero che le forze politiche abbandonino le bandierine, spero ci sia una norma per indire le elezioni. Si spera che questa rivoluzione non sia solo legislativa ma anche etica». «Se il ministro della Giustizia ti chiede un parere, per lealtà tra le istituzioni, si deve dare e io ho votato perché senza il mio voto il Parlamento avrebbe detto che il Csm sulla riforma elettorale non da pareri», ha evidenziato Ermini durante un convegno sui 30 anni di Tangentopoli. Parlando ancora della riforma ha spiegato che è «migliorabile» in «alcune parti». «Forse ci voleva forse più coraggio, ma non bisogna concentrare la questione solo sulla riforma elettorale del Csm». «Il tema tra magistratura e politica difficilmente si riuscirà a risolvere, perché in questo momento la politica e la magistratura soffrono di mancanza di classe dirigente, perché non vi è più l’applicazione ai valori e agli ideali», ha ricordato Ermini. «La "malattia" covava da tanti anni e poi è esplosa», ha ricordato ancora Ermini.  «Alla fine sarò costretto a scrivere un libro anche io, per raccontare come sono andate le cose. Sento parlare molto senza contraddittorio, alla fine qualcosa da dire l’avremo tutti. Quello che è importante è che se questo bubbone doveva scoppiare è giusto che sia scoppiato, è compito della politica risolvere questo problema», ha concluso il vicepresidente del Csm, David Ermini.