Il ministro della Giustizia tedesco, Marco Bushmann, sta valutando se imporre sanzioni più severe per le azioni di protesta nei musei. In unintervista al quotidiano «Bild am Sonntag», il ministro ha evidenziato come il quadro normativo possa essere rivisto, in caso emergano delle lacune o dei limiti nellazione della magistratura sui casi di attacchi contro opere darte, come quelli visti in questi ultimi mesi in diversi musei europei da parte di attivisti contro il cambiamento climatico. Già allinizio di novembre, Buschmann aveva dichiarato che «Chiunque lancia oggetti contro opere darte può essere perseguito per danni alle cose. Un blocco stradale può essere punito come coercizione. E se le ambulanze vengono rallentate, può essere presa in considerazione anche la responsabilità penale per lesioni colpose». Nellintervista di domenica, Buschmann ha rilevato come in una società aperta a tutti è consentito promuovere le proprie preoccupazioni, muovere critiche e fare dimostrazioni, e ciò costituisce lessenza di una società diversificata. «Ma lanciare cibo contro opere darte ha poco a che fare con questo», ha detto il ministro, aggiungendo che «chiunque attacchi e metta in pericolo i nostri tesori culturali attraversa una linea rossa». Ma la Germania non è l'unica a valutare la stretta. Anche in Italia, dopo l'ultimo episodio a Roma, il senatore leghista Claudio Borghi ha annunciato una proposta di legge. «Settimana prossima deposito una proposta di legge per un sano annetto di galera con arresto in flagranza e immediata detenzione per chi deturpa o tenta di deturpare (la scusa di "tanto cè il vetro" non deve reggere) unopera darte custodita in un museo per motivi di propaganda», scrive il 5 novembre su twitter. «Questi se la cavano dicendo che non hanno fatto niente perché cera il vetro. Facciamo un anno subito e con arresto immediato e se per caso danneggiano davvero allora scatta il resto», scrive Borghi interagendo con utenti che animano la discussione. Il senatore ipotizza che con le norme attuali «al primo processo il giudice dirà che la non fruibilità era solo momentanea e che tanto un colpo di spugna e via. Intendo azzerare la discrezionalità di valutazione e di allungare con la fattispecie la lista del 380 cpp. Prima che ci sia danno irreparabile».