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Avvocati penalisti in sciopero contro quanto accaduto al Tribunale di Verbania dopo la tragedia della funivia del Mottarone e per il rilancio della riforma costituzionale della separazione delle carriere. La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane ha proclamato l’astensione dalle udienze per il 24 e 25 giugno e una manifestazione nazionale a Roma. «È a tutti noto quanto accaduto a Verbania - si legge in una nota dell’Ucpi firmata dal presidente Gian Domenico Caiazza e dal segretario Eriberto Rosso. «L’Ufficio del Pubblico Ministero procedeva al fermo di alcune persone ritenute indiziate di reato ed a tali provvedimenti veniva dato un enorme risalto mediatico. Il Giudice incaricato della convalida assumeva provvedimenti di diniego, scarcerando gli arrestati. Il Presidente del Tribunale di Verbania revocava l’assegnazione del fascicolo al giudice Dottoressa Banci Buonamici. La decisione assunta è fatto gravissimo, che non trova certo giustificazione in implausibili formalismi burocratici», sottolineano i penalisti. «Nonostante l’immediata denunzia di tali fatti da parte della Camera Penale di Verbania e dell’Unione, la Magistratura associata e gli Uffici giudiziari piemontesi hanno inteso reagire rivendicando la correttezza formale di quel provvedimento ed anzi attribuendo all’Avvocatura la formulazione di accuse infondate. La Camera Penale di Verbania - si spiega - per denunziare la gravità della situazione all’opinione pubblica e manifestare la propria protesta, ha indetto una astensione dalle udienze in quel circondario per il giorno 22 giugno 2021, con convocazione di una pubblica assemblea, alla quale parteciperà il Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane. La gravità di quanto accaduto a Verbania deve essere denunziata da tutta l’Avvocatura e da tutti coloro che hanno a cuore il rispetto delle regole atte a garantire la terzietà del Giudice ed i diritti delle parti. È sempre più evidente - prosegue l’Ucpi - che la unicità delle carriere dei magistrati del Pubblico Ministero e dei Giudici impedisce la piena realizzazione dei principi costituzionali del giusto processo ed in particolare della terzietà del giudice». «In Parlamento è in discussione la legge di riforma costituzionale di iniziativa popolare per la realizzazione della separazione delle carriere, promossa dall’Unione delle Camere Penali Italiane e sottoscritta da oltre 70.000 cittadini italiani. L’approvazione di tale legge è necessaria anche al fine di riconsegnare credibilità alla giurisdizione del nostro Paese, oggi fortemente compromessa nel sentire della pubblica opinione. Le proposte iniziative referendarie, pure utili per ulteriormente contribuire ad una nuova consapevolezza dei cittadini della necessità della realizzazione dei principi costituzionali che vogliono garantita la terzietà, non debbono costituire una alternativa all’approvazione della riforma», prosegue la nota. L’Ucpi esprime quindi «la propria solidarietà e fattiva partecipazione alla iniziativa della Camera Penale di Verbania e proclama, secondo le regole del codice di autoregolamentazione, l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 24 e 25 giugno (escluso il circondario di Verbania interessato da astensione indetta dalla Camera Penale di Verbania, per il 22 giugno 2021 - i circondari di Benevento, Avellino, Napoli Nord, Nola, Torre Annunziata, Santa Maria Capua Vetere interessati da astensione indetta dalle Camere Penali territoriali, per il 16 giugno 2021, il circondario di Salerno interessato da astensione indetta dalla Camera Penale Salernitana, per il 16 giugno 2021). L’Ucpi invita le Camere Penali territoriali ad organizzare, nella giornata del 24 giugno, »iniziative di informazione e di discussione sulle ragioni della protesta« e indice per la giornata del 25 giugno una manifestazione nazionale in Roma alla quale invita a partecipare »tutte le forze parlamentari che siano disponibili al rilancio del percorso per la approvazione della legge di iniziativa popolare per la realizzazione della separazione delle carriere».