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A due mesi dall'assalto alla sede della Cgil, i magistrati tirano le fila delle indagini ipotizzando uno scenario allarmante. In particolare, come ha riferito ieri La Repubblica, i due leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino, risultano indagati a Bari per "addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale". Un'accusa pesantissima per i due, attualmente agli arresti e già indagati a Roma per un mucchio di reati che vanno dalla devastazione alle violenze. Secondo i magistrati, i capi del movimento di estrema destra avrebbero progettato un piano per per dare vita a un nuovo organismo di matrice politico eversiva «che comprende ma non si esaurisce in Forza Nuova», in cui si mettono insieme «un movimento storicamente organizzato e politicamente attivo, in grado di avere strutture, personale e risorse finanziarie, appunto Fn», e aggregazioni «politicamente, molto meno o per niente orientate, come la galassia No Vax». Insomma, Fiore e Castellino avrebbero preparato il terreno per saldare in un unico fronte le spinte accumunate dallo «stesso piano di natura eversiva nei confronti dello Stato» e riunite in occasione delle proteste del 9 ottobre a Roma. E proprio questo piano "occulto" è il centro su cui convergono le indagini di diverse procure coordinate dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. «Apprendo dal quotidiano la Repubblica di oggi di una maxi-indagine su Forza Nuova ed altri gruppi imputati di perseguire insieme un piano eversivo. Si tratterebbe di imputazioni gravissime come l’addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale. L’indagine conferma e avvalora la richiesta di scioglimento di tutte le organizzazioni neofasciste, a cominciare da Forza Nuova. Tale richiesta è stata da tempo avanzata e più volte rinnovata dall’Anpi - spiega in una nota il presidente Gianfranco Pagliarulo - e da un larghissimo fronte di organizzazioni sociali e politiche, perché c’è un pericolo reale e concreto per la convivenza civile e per le istituzioni della Repubblica. Mi auguro la massima accelerazione delle indagini e del conseguente giudizio e auspico da parte del Governo l’assunzione di provvedimenti che sventino una volta per tutte i pericoli di eversione nera che da tempo minacciano il nostro Paese».