Arrestato, condannato e ora assolto: Mario Mantovani non è corrotto
L'ex senatore di Forza Italia era stato coinvolto in un'inchiesta della procura di Milano su presunti casi di corruzione che a distanza di anni si sono dimostrati insussistenti. L'ennesima indagine flop che ha distrutto la vita di un politico
La Corte d’appello di Milano ha confermato l’assoluzione per il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, già assolto in primo grado dall’accusa di turbativa d’asta su una gara per il servizio di trasporto di persone dializzate del 2014, quando era assessore lombardo. I giudici hanno assolto anche gli altri imputati tra cui l’ex vicepresidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, che era stato condannato in primo grado a oltre 5 anni e che era stato arrestato nel 2015 per corruzione, concussione e turbativa d’asta. Nella sua requisitoria il sostituto pg di Milano Massimo Gaballo aveva chiesto la condanna a un anno e 6 mesi per il ministro ed esponente della Lega Massimo Garavaglia, assolto «per non aver commesso il fatto» nel luglio 2019 in primo grado, e la condanna di Mario Mantovani, l’ex vicepresidente della Regione Lombardia ed ex assessore regionale alla sanità, a 5 anni e 6 mesi per corruzione, concussione e turbativa d’asta.
Mantovani assolto, il commento dopo la sentenza
Soddisfatto e incredulo Mantovani: «Sono stato assolto con formula piena e sono soddisfatto che la corte d’appello abbia accertato la verità». Tutti assolti anche gli altri nove imputati. Secondo la ricostruzione dei magistrati milanesi, Garavaglia e Mantovani (che venne arrestato nel ottobre 2015) nel 2014 avrebbero pilotato gli esiti di una gara d’appalto per il trasporto dei malati di dialisi del valore complessivo di 11 milioni di euro a favore della Croce Azzurra Ticina, Onlus attiva nell’Alto e dell’Ovest Milanese, territori che costituiscono la tradizionale roccaforte elettorale dei due politici.