Chiarezza su risorse, progetto e tempi di realizzazione del nuovo polo della giustizia di Bari: li chiede la Camera penale «Achille Lombardo Pijola» al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

Lo scorso 30 luglio il guardasigilli ha firmato, con il Comune di Bari e i vertici degli uffici giudiziari, il protocollo d’intesa per la realizzazione di un complesso che ospiti gli edifici della giustizia penale e civile alle ex Casermette, polo militare ormai dismesso. In quella sede è stata ufficializzata l’esistenza di risorse finanziarie disponibili per 94,5 milioni di euro.

Per la realizzazione del polo della giustizia, Invitalia ha effettuato uno studio di fattibilità, che è stato consegnato al ministero nello scorso autunno ma non è ancora stato validato. Non si conoscono dunque i dettagli del progetto che dovrebbe fare seguito al protocollo. «Esiste un progetto delle opere che dovranno essere eseguite?

- chiede la Camera penale Esiste un computo metrico? Esiste un cronoprogramma?». E ancora: «Sono previste date di consegna differenziate per gli uffici penali, civili e gli altri uffici giudiziari?».

E poi un riferimento all’attuale sistemazione della procura e del tribunale penale nell’ex Telecom di via Dioguardi, nel quartiere Poggiofranco: «In base a quali criteri si può definire assolutamente adeguata?».