Al via a Roma, nell’Auditorium del Massimo, la decima edizione del Congresso giuridico forense per l’aggiornamento professionale, organizzato dal Consiglio nazionale forense e dalla Scuola superiore dell’avvocatura. Sono ben 40 i seminari monotematici, distribuiti in nove sessioni di lavoro, dal 2 al 4 marzo, con i massimi esperti (in tutto 150 relatori) impegnati ad illustrare le novità legislative in approfondimenti che riguarderanno diritto civile, diritto penale, procedure civile e penale, diritto internazionale, diritto commerciale e dell’impresa, diritto tributario, diritto del lavoro. Non mancheranno occasioni di confronto sulla riforma Cartabia (in vigore dal 1 marzo in diversi ambiti, sul versante del civile) così come su deontologia e ordinamento professionale. Le giornate di alta formazione vedranno gli avvocati protagonisti del cambiamento normativo in atto, in cui saranno affrontate tutte le novità processuali e non solo, a partire appunto dal nuovo rito civile, senza tralasciare la digitalizzazione nei e dei processi, il nuovo volto della giustizia tributaria, il Codice della crisi d’impresa e le metamorfosi del Diritto amministrativo.

Particolare attenzione verrà rivolta al ruolo del difensore nella giurisdizione, alle sue funzioni in ambito consulenziale e stragiudiziale, con un occhio di riguardo per i nuovi diritti, come la tutela dell’ambiente, i rapporti con le giurisdizioni sovranazionali, l’intelligenza artificiale nei processi e gli obblighi dell’avvocato nei confronti dei propri assistiti. Insomma, nelle giornate del Congresso giuridico i partecipanti avranno la possibilità di conoscere tutto quanto ruota attorno alla professione forense.

La sessione inaugurale, intitolata “Un nuovo statuto dei diritti nella società dei cambiamenti”, sarà aperta dalla presidente del Consiglio nazionale forense, Maria Masi. Interverranno inoltre il professor Guido Alpa (presidente emerito del Cnf, ordinario di Diritto civile alla Sapienza si Roma), Daria de Pretis (vicepresidente della Corte costituzionale, ordinario di Diritto amministrativo all’Università degli studi di Trento), Pietro Curzio (primo presidente della Corte di Cassazione che proprio in queste ore passa il testimone a Margherita Cassano), Vincenzo Cerulli Irelli (ordinario di Diritto amministrativo alla Sapienza). Il coordinamento dell’evento inaugurale è affidato a Giovanna Ollà, vicepresidente della Scuola superiore dell’avvocatura).

Cita un maestro del Diritto, Masi, per sottolineare l’importanza del Congresso giuridico forense, che viene riorganizzato a quasi dieci anni dall’ultima edizione del 2014. «Il diritto, come ha sempre sostenuto Piero Calamandrei – afferma la presidente del Cnf – è un fenomeno non puramente normativo, tecnico, astratto, ma deve essere concepito come elemento di una più ampia esperienza culturale, parte essenziale della cultura dell’uomo e della società. Ma oggi, più che astratte, le nostre leggi sono confuse, complesse e di difficile applicazione da parte del giurista nell’esercizio pratico giusto ed egualitario. Nuove o meglio rinnovate esigenze sociali e umane esigono riconoscimento e tutela di nuovi diritti da rappresentare, difendere e promuovere. In quest'ottica e con queste premesse si inaugura la decima edizione del Congresso giuridico per l’aggiornamento professionale».

Dello stesso parere Ollà, al vertice di quella Scuola superiore che è l’ente di formazione del Cnf: «Il Congresso giuridico forense – commenta – è un’occasione di formazione a tutto tondo per l’aggiornamento degli avvocati. Un’iniziativa che andava ripristinata e così è stato. Questa edizione ha un significato ben preciso per le rivoluzioni copernicane in corso, a partire dalla riforma Cartabia nel processo penale, nel processo civile, sul Diritto di famiglia, senza tralasciare tutte le novità introdotte dal processo telematico e dalle sue estensioni. I tanti focus del Congresso giuridico forense hanno una importanza vitale per gli avvocati. Si affrontano temi di aggiornamento radicale in numerosissime materie. Altro dato significativo è il ritorno in presenza per una grande occasione di formazione, dopo un periodo di allontanamento forzato a causa dell’emergenza sanitaria. La struttura degli eventi ha altresì una sua importanza. L’avvocato interessato può partecipare ai tanti eventi in programma, con la possibilità di ampliare notevolmente il raggio delle proprie conoscenze».

L’avvocatura ha puntato tutto sulla qualità, nella tre giorni dell’Auditorium del Massimo. «Abbiamo scelto e selezionato per i tanti eventi in programma – evidenzia l’avvocata Ollà – esperti dell’accademia, dell’avvocatura e della magistratura. Sono relatori di grandissima esperienza ed eccellenza. Una attenzione particolare è rivolta al tema della tutela dei diritti. La Scuola superiore dell’avvocatura, in stretta collaborazione con il Cnf, ha ricercato i nuovi spazi di operatività dell’esercizio professionale di avvocato. La formazione rafforza, dunque, la sua centralità. Ritengo che l’aggiornamento giuridico sia vitale e necessario. Inserire in un unico contenitore, come il Congresso giuridico forense, tante discipline e tante competenze credo che sia motivo di soddisfazione per l’intera avvocatura».