Si è tenuto ieri un incontro tra il presidente dell’Autorità garante dei diritti delle persone private della libertà personale, Mauro Palma, e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio nazionale forense. Diversi i temi trattati: innanzitutto l’obiettivo comune di garantire effettività e continuità alla difesa tecnica delle persone straniere sottoposte alla misura del trattenimento amministrativo presso i Centri di permanenza per i rimpatri, nonché assicurare la competenza specialistica dei difensori d’ufficio che andranno a svolgere questa tipologia di incarico.

«Il Cnf», riporta una nota di via del Governo vecchio, «si farà portatore di una indicazione di revisione normativa sulla difesa d’ufficio e, medio tempore, si farà carico del compito di interloquire con i Consigli territoriali dell’Ordine degli avvocati affinché predispongano delle liste dedicate per questa tipologia di assistenza, unitamente alla organizzazione di corsi di formazione che assicurino adeguata e specifica competenza».

Resta naturalmente alta l’attenzione del Garante nazionale e dello stesso Consiglio nazionale forense alla condizione dei detenuti all’interno delle strutture penitenziarie. Il presidente Greco ha illustrato l’iniziativa di cui è promotore il Cnf e che si terrà il prossimo settembre ad Agrigento e Lampedusa riguardante gli strumenti di tutela dei diritti dei migranti: il vertice della massima istituzione dell’avvocatura ha invitanto il presidente dell’Autorità Garante, Palma, a partecipare all’evento. E ha manifestato l’intendimento del Cnf di effettuare una visita presso una struttura penitenziaria che sarà poi individuata con lo stesso Garante nazionale al fine di farsi portatore di una maggiore sensibilizzazione sociale sulla condizione dei detenuti.