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“Uncat ha avuto contezza di alcune gravi iniziative territoriali avviate dalle Direzioni provinciali delle agenzie delle entrate volte all’invito, indirizzato direttamente al contribuente, a definire in via agevolata la lite fiscale, anche in corso di giudizio e, quindi, nonostante l’esistenza il mandato professionale all’avvocato in atti”. Lo scrive l’Unione nazionale delle camere avvocati tributaristi in merito ad alcune iniziative da parte delle Agenzie dell’entrate territoriali sulla definizione agevolata delle liti tributarie.
“L’invito al contribuente a definire in via agevolata la lite risulta anche nel caso in cui il contribuente abbia vinto in primo grado e le comunicazioni, peraltro, propongono l’assistenza da parte dell’ufficio legale delle direzioni provinciali per la presentazione della domanda di definizione – si legge nella nota –. Ad Uncat risulta, altresì, che in alcune sedi venga inviata la intimazione al pagamento della intera somma (e non frazionata come prescrive la legge in pendenza di giudizio) dopo la sentenza di primo grado non definitiva, pur in sospensione legale dei termini di impugnazione, per i contribuenti che non hanno ancora chiesto la definizione della lite in pendenza dei termini”.
“Uncat si è sempre spesa per favorire la compliance con gli uffici come metodo di lavoro e nel rispetto reciproco; si è sempre impegnata a lavorare per la piena realizzazione dello Statuto del contribuente e in conformità alle norme deontologiche che disciplinano la professione dell’avvocato e che dovrebbero ispirare i difensori di tutte le parti processuali – scrivono gli avvocati tributaristi -. E’ proprio alla luce di questo impegno che Uncat stigmatizza con forza queste iniziative inopportune e deontologicamente scorrette delle agenzie territoriali e chiede di sapere se vi è stata un indirizzo da parte della Direzione centrale dell’Agenzia delle Entrate in questo senso e invita in ogni caso, l’Agenzia a porre rimedio quanto prima a questa non commendevole pratica”.