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Dare «immediati chiarimenti sul calendario delle seconde prove orali e sulle modalità d’esame per la sessione 2023-2024». È quanto chiede l’Associazione Italiana Giovani Avvocati (Aiga), che sollecita il Ministero della Giustizia e la Commissione Centrale per l’esame d’avvocato dopo le «numerose segnalazioni provenienti da diverse Corti d’Appello, sulla attuale situazione di incertezza sulle date di inizio della seconda prova orale».
L’Aiga auspica quindi «il rispetto delle tempistiche tipiche dell’esame d’avvocato, con la fissazione dei preappelli nell’immediato e delle prove ordinarie a far data dal mese di settembre». Il Presidente di Aiga Francesco Paolo Perchinunno ha chiesto di «sollecitare le commissioni territoriali a pubblicare nel più breve tempo possibile il calendario per le seconde prove, garantendo ai candidati adeguato periodo di preparazione e di organizzazione dello studio. Vista l’attuale situazione di incertezza anche sulle modalità d’esame per la sessione 2023/2024, appare improcrastinabile - ha fatto notare anche Roberto Scotti, Coordinatore del Dipartimento di accesso Aiga - dare precise indicazioni sulla tipologia scelta per il prossimo esame di abilitazione». Su tutto il territorio nazionale, prosegue la nota, sono già stati avviati diversi corsi di preparazione, alcuni dei quali si basano sulle vecchie modalità di redazione pareri ed atti, ed altri, invece, che preparano i candidati con la modalità “orale rafforzato”, utilizzata nelle ultime sessioni. «Ciò contribuisce - conclude Giulia Pesce, Coordinatrice della Consulta praticanti Aiga – ad ingenerare ancora maggiore, inaccettabile, confusione nella vasta platea dei praticanti interessati a sostenere l’esame».