L’esame per l’accesso alla professione forense «è stato tra i miei primi impegni all’arrivo al ministero. Era chiaro che non potevamo lasciare migliaia di giovani nel limbo. Abbiamo studiato una modalità alternativa per permettere di sostenere le prove nel rispetto delle misure di sicurezza necessarie. La prova ha funzionato. Siccome lo stato di emergenza aperto dalla pandemia non può ancora considerarsi superato benché le condizioni siano migliorate rispetto ai mesi scorsi, anche per la prossima sessione del 2021 abbiamo confermato le stesse modalità, senza le prove scritte e con un doppio orale». Lo ha annunciato la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, in un messaggio inviato al congresso dell’Aiga, l’Associazione dei giovani avvocati, letto dalla sottosegretaria, Anna Macina. «Una decisione - ha detto la sottosegretaria a margine del suo intervento - che nasce dalla necessità di poter assicurare senza ritardi l’esame a migliaia di aspiranti avvocati e in totale sicurezza».