Ultimi giorni, con la proroga del bando al prossimo 15 febbraio, per iscriversi alla Scuola di AltaFormazione per Avvocati in Diritto della persona, delle relazioni familiari e dei minorenni – SAFA –, avviata dopo le prime tre edizioni della SAFSA, Scuola di Alta Formazione Specialistica per Avvocati, e aperta agli avvocati iscritti all’Ordine e, come uditori, ai praticanti avvocati. Diretta dall’Avv. Carolina Valensise, la Scuola è promossa da CAMMINO – Camera Nazionale Avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni, di cui l’Avv. Valenzise è Vicepresidente, in collaborazione con iDipartimenti di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tre e dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale e offre un programma formativo aggiornato alla Legge n. 206/2021, contenente la delega al Governo  per la riforma del processo civile "Delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata", comprese le norme immediatamente efficaci. Un percorso formativo d’eccellenza, ma soprattutto, quest’anno, calato nell’attualità di una riforma, quella innescata dalla Ministra della Giustizia Marta Cartabia, che ha profondamente innovato principi e procedure del settore. Una riforma attesa da anni e un traguardo, che la stessa Associazione CAMMINO con la Presidenza dell’Avv. Maria Giovanna Ruo, ha contribuito a raggiungere, con le sue proposte e le sue azioni di sensibilizzazione sui temi più controversi. Finalità istituzionale della Scuola assicurare alta formazione e qualificazione professionale degli avvocati che si occupano di diritto delle persone, delle relazioni familiari e dei minorenni, sostanziale e processuale, in ambito interno e con approfondimenti in quelli europeo e internazionale, ai sensi della vigente normativa e con particolare riferimento alla legge 31 dicembre 2012, n. 247 (Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense) e di ulteriori Regolamenti vigenti e normative sopravvenute relative alla formazione dell’Avvocatura nell’area, salva la necessità di adeguamenti di legge. Obiettivo dei corsi trasmettere agli avvocati tutte le competenze necessarie per garantire al cliente la migliore assistenza tecnica, giudiziale e stragiudiziale, e cioè: conoscenza della materia sia sostanziale che processuale; acquisizione di capacità tecniche nella redazione di atti, argomentazione, difesa e trattazione della causa, nella negoziazione e nelle procedure di risoluzione alternative delle controversie; acquisizione di una consapevolezza piena del ruolo svolto dall’avvocato nell’assistenza, rappresentanza e difesa; rigore deontologico nell’approccio con il Cliente, con i Colleghi e con i Magistrati, in sede giudiziale e stragiudiziale. Si raggiungerà l’obiettivo con: l’acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche di temi, anche interdisciplinari, connessi all’attività pratica, con discussioni in aula ai fini dell’individuazione delle soluzioni ai casi prospettati, esercitazioni scritte (pareri e atti giudiziari), simulazioni di procedimenti giudiziari ed extragiudiziari; sotto il profilo deontologico, con l’approfondimento del comportamento dell’avvocato in udienza con la controparte, con il cliente, con il giudice; nell’ambito della negoziazione, mediazione, conciliazione in sede stragiudiziale. Le lezioni inizieranno il 25 febbraio 2022, il Venerdì dalle 14:00 alle 19:00 e il Sabato dalle 09:00 alle 12:30. La didattica in presenza si terrà a Roma presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Roma 3, Via Ostiense 159-161, aula 248. Le lezioni, tuttavia, saranno fruibili anche in diretta streaming su tutto il territorio nazionale dalle sedi territoriali della Scuola, con costante possibilità di interazione con il corpo docente composto da magistrati, avvocati patrocinanti in Cassazione, esperti e docenti universitari di I e II fascia. Non solo frontali, le lezioni – dopo un inquadramento di carattere generale istituzionale, con riferimenti di natura dottrinale e giurisprudenziale – prevedono una partecipazione attiva degli iscritti con pratiche che favoriranno l’interattività tra docenti e partecipanti. I contenuti didattici e scientifici delle discipline del corso restano riservati alla sfera di autonomia della Scuola e del suo Comitato scientifico.