Scade il 30 aprile il termine per la domanda di definizione agevolata delle somme a ruolo per i contributi non versati e affidati agli agenti della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022, per tutti i professionisti che intendano avvalersi dello sconto.

Con nota del 30 marzo 2023 i Ministeri Vigilanti hanno approvato la delibera del Comitato dei Delegati adottata in data 27 gennaio 2023, con la quale Cassa Forense ha deciso di applicare le disposizioni previste nella legge di bilancio per il 2023 (art. 1, commi 231 e ss., della legge 29 dicembre 2022, n. 197) che prevedono la possibilità di estinguere i debiti previdenziali versando soltanto le somme dovute a titolo di contributi e di sanzioni amministrative, senza l’aggravio delle somme riferite a interessi e sanzioni civili.

Agli avvocati in arretrato con i contributi previdenziali verrà data quindi la possibilità di estinguere il debito nei confronti della Cassa di Previdenza versando in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023, le somme non versate precedentemente ovvero di avvalersi della rateazione del debito, versando tale importo in 18 rate con l’applicazione di un tasso di interesse pari al 2% su base annua.

Un’agevolazione da cogliere al volo considerando l’abbattimento dei maggiori costi relativi alle sanzioni civili e agli interessi pregressi e anche in considerazione del basso tasso di interesse applicato alla rateazione. Esprime rammarico invece il Presidente di Cassa Forense all’indomani della bocciatura dei ministeri dell’esonero del pagamento del contributo integrativo minimo per il 2023 deciso dalla Cassa.