Il Consiglio nazionale forense chiede al Governo di intervenire con «estrema urgenza» sulla previsione della riforma Cartabia sulle aste giudiziarie, differendo l’entrata in vigore, prevista il 30 giugno 2023, dell’articolo 179 ter che modifica le modalità di iscrizione di avvocati, commercialisti e notai negli elenchi dei professionisti delegati alle vendite immobiliari, e al contempo prorogando l’operatività degli elenchi già esistenti.

Per gli avvocati - spiega il Consiglio nazionale forense in una delibera inviata all’attenzione della presidente del Consiglio e del ministro della Giustizia la nuova disciplina non può allo stato attuale essere compiutamente applicabile perché «non sono ancora attuate né attuabili le modalità di conseguimento del titolo di avvocato specialista» nel diritto dell’esecuzione forzata, né sono state ancora divulgate le linee guida della Scuola superiore della magistratura «per la definizione dei programmi dei corsi di formazione».

La delibera del Cnf, indirizzata anche al Guardasigilli, Carlo Nordio, chiede che sia adottato quindi «ogni atto ritenuto idoneo e adeguato, al fine di chiarire tempi, termini e modalità di applicazione» della norma sulle esecuzioni immobiliari e che siano trasmesse «circolari previamente condivise con l’avvocatura allo scopo di uniformare le differenti prassi degli uffici giudiziari» per il primo popolamento degli elenchi.