A volte i nomi hanno un significato, come il nome “Angelo”. Accade – raramente a dire il vero - che i nomi delle persone siano adatti a chi li porta, e questo è proprio il caso per Angelo Proserpio, nato a Milano ma targato Saronno.

Sia beninteso, non parliamo di un “angelo” nel senso celestiale, ma di una figura di cultura e sensibilità non comuni e come tale superiore all’ordinario, che ha raggiunto l’eccellenza in ogni iniziativa cui si è dedicato.

Si sbaglia chi pensa di associare queste caratteristiche a un personaggio distante, racchiuso nella sua aura di grandezza. Al contrario, nei suoi poliedrici interessi e molteplici impegni, Angelo Proserpio ha saputo mettere le sue grandi conoscenze e competenze a servizio della politica dell’operare insieme, sempre coinvolgendo compagni di viaggio grazie alla passione e all’entusiasmo per il fare le cose nell’unico modo in cui vanno fatte: bene. E con la grandezza dei grandi è sempre riuscito a far credere che ogni impresa ben riuscita fosse il frutto del lavoro di squadra, facendo passare in secondo piano che la squadra, se c’era e faceva bene, era per merito del Capitano.

Avvocato, uomo delle Istituzioni, politico, affabulatore senza parere di esserlo. Ineguagliabile nella sobrietà del tratto e nel saper cogliere l’essenza delle questioni, ha usato il fil rouge del pensiero dei classici greci nei suoi interventi, abile, come il maestro Lisia, di indovinare e interpretare indole e pensiero di assistiti e interlocutori, affidando a un’oratoria solo apparentemente semplice l’argomentazione più incisiva, sempre arguta ed efficace, tale da risultare convincente e vincente.

Fondatore di Istituzioni che ancora permangono, come la Fondazione Forense di Busto Arsizio e la lista civica saronnese, titolare di innumerevoli incarichi civici con particolare riferimento agli ambiti culturali, Presidente per due mandati consecutivi ( 2015/ 2022) del Consiglio dell’Ordine Forense di Busto Arsizio, componente dell’Organismo Congressuale Forense, è stato sino ad oggi Presidente dell’Unione Lombarda degli Ordini Forensi, ULOF, che rappresenta i 40.000 avvocati lombardi.

Ha saputo fondere l’impegno professionale con quello politico inteso come responsabilità per la comune crescita etica e civica: un ricordo tangibile ne è la emozionante rappresentazione teatrale sulla nascita della Carta Costituzionale, con le voci dei Padri e delle Madri costituenti affidate agli avvocati del suo territorio.

Umanista dei nostri tempi, è riuscito a rendere memorabili gli incontri tra colleghi – chi può dimenticare le riunioni al MAGA di Gallarate tra i tessuti di Missoni e la Dogana Austroungarica di Lonate Pozzolo ? - per condividere non solo le discussioni sui problemi tecnici ma anche la storia e la bellezza dei luoghi, oltre al piacere della convivialità, giusto mix per trasformare le relazioni professionali in stima ed amicizia. Anche a costo di attraversare l’Italia, per presentare agli avvocati del famoso Amaretto i colleghi dell’altrettanto noto Marsala, grazie alla comune proprietà saronnese dei due marchi. Una gita indimenticabile e tutto sommato etilicamente sostenibile, come avrebbe commentato tra il serio e il faceto lo stesso Angelo. Angelo Proserpio ha certamente ben seminato e a lungo ne raccoglieremo i frutti.