Con le sue «assurde accuse» al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Silvio Berlusconi «tenta di baciare le mani insanguinate di Putin» come fece con Gheddafi e «incoraggia la Russia a continuare i suoi crimini». Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko commenta così l'ultima uscita del leader di Forza Italia, esprimendo «apprezzamento per la pronta risposta di Giorgia Meloni» a sostegno di Kiev.

In un post su Facebook, Nikolenko ricorda di aver lavorato nel 2010 presso l'ambasciata ucraina in Libia: «Ricordo bene quando l'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi volò per incontrare Muammar Gheddafi. Durante una cerimonia ufficiale alla presenza delle telecamera Berlusconi baciò le mani del dittatore libico per dimostrare la sua lealtà».

«Le assurde accuse al Presidente ucraino sono il tentativo di baciare le mani di Putin, che sono immerse nel sangue. Un tentativo di dimostrare la sua lealtà al dittatore russo», prosegue Nikolenko, secondo cui «il politico italiano deve rendersi conto che diffondendo la propaganda russa, sta incoraggiando la Russia a continuare i suoi crimini contro l'Ucraina, e quindi ha una responsabilità politica e morale».

«Apprezziamo invece molto la pronta risposta del premier italiano Georgia Meloni, che ha riaffermato l'incrollabile sostegno del governo italiano all'Ucraina dopo le inaccettabili dichiarazioni di Berlusconi», conclude Nikolenko.