«Vaccini e riforme: ad agosto ci giochiamo la salvezza dellItalia»: è la valutazione del ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, espressa in unintervista a La Repubblica. Il ministro ha spiegato così questo collegamento: «Semplice: luscita dalla crisi pandemica è condizione per la ripresa economica. Cè un soufflè che sta crescendo. Non dobbiamo aprire lo sportello del forno. Mai». Brunetta ha detto di condividere lintervento del premier Mario Draghi su vaccini e Green pass («Salvini non dovrebbe neanche prendersela») e poi ha ricordato la posizione di Forza Italia a favore «dellobbligo vaccinale per gli insegnanti» proponendo di estenderla per legge «a chi fa front office nella pubblica amministrazione e a chi lavora nei servizi pubblici». «In Italia», ha ricordato Brunetta, «ci sono tassi di crescita superiori al resto dEuropa. Un rimbalzo pari quasi al doppio, accompagnato dalleffetto della credibilità di Draghi sui mercati e sulle cancellerie. LItalia è cambiata nella percezione internazionale. Ma ci vuol poco a rovinare tutto: non dobbiamo aprire lo sportello del forno». «Landamento delleconomia dipende dalle strategie anti-Covid e mi sorprende che non ci sia un maggior coordinamento a livello internazionale», ha aggiunto il ministro di Forza Italia, «dobbiamo stroncare le varianti con i vaccini». «Con Figliuolo abbiamo raddoppiato le dosi giornaliere, ad agosto serve unulteriore accelerazione», ha sottolineato Brunetta, «bisogna passare al night and day, portare i punti vaccinali nelle località turistiche, e nelle città andare pure nei centri commerciali frequentati dagli anziani. Occorre immunizzare entro settembre altri 12-15 milioni di italiani, perchè dallautunno lItalia possa esprimere il pieno potenziale di crescita: niente più Dad nelle scuole e impiegati in presenza negli uffici. Per questo scopo nessuna pausa adesso. E nessuna vacanza per governo e Parlamento». Brunetta ha condiviso lintervento del premier Mario Draghi su vaccini e Green pass: «Salvini non dovrebbe neanche prendersela. Peraltro, da quando come governo abbiamo annunciato il Green pass - anche questo approvato allunanimità - si sono moltiplicate le prenotazioni per le vaccinazioni. E anche Matteo mi pare abbia fatto la prima dose». Poi ha spiegato così la linea del rigore su giovani e discoteche: «Il contagio si va estendendo ai giovani e nelle discoteche il distanziamento non è realizzabile. Lo dice il Cts, che si basa su dati scientifici. Quanto alle discoteche, abbiamo previsto i ristori per gli esercenti: sacrosanti, laicamente». Il ministro ha poi ricordato la posizione di Forza Italia a favore «dellobbligo vaccinale per gli insegnanti, ad esempio, che io estenderei per legge ad altri: a chi fa front office nella pubblica amministrazione e a chi lavora nei servizi pubblici. Quando si è acceso il dibattito sullunione di Fi e Lega, ho scritto un appunto a Berlusconi e Salvini, invocando preliminarmente il coordinamento del centrodestra di governo. Se ci fosse stato, non avremmo avuto questa divisione sui vaccini. Quanto al partito unico, servono valori convergenti. Che ora non vedo. Ma non dispero».