Restano da assegnare ancora 136 Comuni con più di 15mila abitanti in cui domani si svolgeranno i ballottaggi per lelezione dei sindaci. In ballo ci sono ancora 15 capoluoghi di provincia e due di regione: Potenza, Avellino, Ferrara, Forlì, Reggio Emilia, Cremona, Ascoli Piceno, Campobasso, Biella, Verbania, Vercelli, Foggia, Livorno, Prato e Rovigo. Alle urne sono chiamati poco più di 3 milioni e mezzo di elettori. In molti casi lo scontro è tra centrodestra e centrosinistra e in altri, tra centrodestra e M5S. Il risultato dipenderà, quasi sempre, dalla decisione degli elettori 5Stelle di appoggiare il candidato di centrosinistra in chiave antileghista e viceversa. Si vota a Livorno e Prato. Nel porto labronico per la poltrona lasciata dal pentastellato Per la poltrona lasciata libera dal pentastellato Filippo Nogarin corrono Andrea Romiti (centrodestra) e Luca Salvetti (centrosinistra) che al primo turno ha raccolto il 34,2% dei consensi contro il 26,6% di Romiti.A Prato il sindaco uscente Matteo Biffoni (Pd) parte dal 47,16%. Lo sfida Daniele Spada del centrodestra (35,12%). Nella ormai ex rossa Emilia Romagna  il centrosinistra rischia molto. A Reggio Emilia dovrebbe farcela il sindaco uscente Luca Vecchi che al primo turno ha sfiorato l'elezione con il 49,13%. Il suo avversario è Roberto Salati, centrodestra che parte dal 28,2%. A Ferrara è in testa Alan Fabbri (leghista) con il 48,44%. Cercherà di fermarlo Aldo Modonesi (31,75%) che dovrebbe ricevere l'appoggio di chi (8,63%) ha votato il candidato di +Europa e, forse, anche del M5S (un po' meno del 7%). Ballottaggio centrodestra-centrosinistra anche a Forlì: Gian Luca Zattini (centrodestra) parte dal 45,80% e Giorgio Calderoni (centrosinistra) dal 37, 21%. Al primo turno il M5S ha ottenuto il 10,82%. A Rovigo sono in gara Monica Gambardella (centrodestra) parte dal 38,17% del primo turno. Contro di lei corre Edoardo Gaffeo (centrosinistra) che ha ottenuto il 25,42%. L'M5S ha ottenuto poco meno del 5%. Altre liste civiche sono intorno al 6%. In Piemonte  sono tre i capoluoghi interessati. A Biella Claudio Corradino (centrodestra) ha ottenuto al primo turno il 39,95%. Contro di lui corre Donato Gentile liste civiche) che parte dal 27,57%. Il centrosinistra al primo turno ha preso il 21,48% e i suoi voti potrebbero essere determinanti. A Verbania, il candidato del centrodestra Giandomenico Albertella ha ottenuto al primo turno il 45,81%. Lo sfida Silvia Marchionini (centrosinistra) che parte dal 37,50%. Al primo turno il M5S ha ottenuto un misero 4,93%. Anche a Vercelli il centrodestra parte in netto vantaggio. Al primo turno, il suo candidato ha ottenuto il 41,89%. In corsa, per il centrosinistra, c'è Maura Forte (24,66%). A Cremona c'è un interessante testa a testa tra il centrosinistra che, con Gianluca Galimberti, parte dal 46,37%. Salvatore Carlo Malvezzi ha ottenuto al primo turno il 41,65%. Molto dipenderà dove andrà a finire il 5,73% del M5S Ad Avellino c'è una situazione particolare. Il candidato del centrosinistra Luca Cipriano (32,43%) viene sfidato da Gianluca Festa (Liste civiche) che parte dal 28,67%. Il centrodestra (diviso) è rimasto molto indietro e il M5S al primo turno ha ottenuto il 12,01%. Ad Ascoli Piceno, il candidato del centrodestra Marco Fioravanti (37,38% al primo turno) deve vedersela con Piero Celani (Liste civiche) che parte dal 21,43%. Qui il centrosinistra ha ottenuto il 14,34% e il M5S il 12,90%. A Foggia, il centrodestra punta alla poltrona di sindaco con Franco Landella (46,11% al primo turno). Lo fronteggia Giuseppe Cavaliere del centrosinistra (33,71%). Al primo turno il M5S ha ottenuto il 15,16%. A Potenza il ballottaggio vede in corsa il candidato del centrodestra Mario Guarente (44,73%) al primo turno, contro Valerio Tramutoli (Basilicata Possibile) che parte dal 27,41%. Tramutoli potrebbe ricevere voti da centrosinistra che, al primo turno, ha ottenuto il 18,54% con Bianca Andretta La Lega si gioca le sue chances quasi ovunque, a differenza del Movimento 5 Stelle, in gara solo a Campobasso, dove il grillino Roberto Gravina, partendo dal 29,4 per cento del primo turno, dovrà vedersela con Maria Domenica DAlessandro, candidata del centrodestra che il 26 maggio ha ottenuto il 39,7 per cento dei consensi. La rimonta molisana non sembra impossibile, una vittoria a Campobasso non sarebbe un gol della bandiera per un Movimento uscito con le ossa rotte dalla consultazione elettorale, ma una vera e propria boccata dossigeno per Di Maio e Casaleggio. Ago della bilancia, almeno in Molise, potrebbe essere il Pd - il cui candidato si è fermato al 26 per cento dei consensi al primo turno - che oggi dovrebbero ufficializzare il loro atteggiamento nei confronti dei due aspiranti sindaci. Salvini osserva levolversi della situazione senza alcun patema danimo, consapevole delle capacità del suo partito che potrebbe eleggere un primo cittadino persino a Potenza. Il Carroccio ha un solo obiettivo in testa: portare a casa il maggior numero possibile di voti per poi andare definitivamente allincasso a Palazzo Chigi.